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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Ottocento > Vita de' SantiCICLo AGOSTINIANo in una Vita de' Santi
Agostino fonda monasteri in Africa
CARBONNEAU J. B. C.
1880 circa
Edizione francese di una Vita de' Santi
Agostino fonda monasteri in Africa
L'autore dell'incisione è Carbonneau, che in questa occasione abbandona ogni stilizzazione classica per assumere un tono alquanto descrittivo: in primo piano si nota la figura di Agostino ritto in piedi, vestito di una tunica bianca con sopra un mantello. Si sta rivolgendo a un monaco che ha in mano un attrezzo di lavoro ed è vestito con il tipico saio nero dell'Ordine. Sullo sfondo si vedono persone che stanno lavorando o trasportando del materiale. Altre in primo piano stanno usando con forza martello e accetta. il frutto delle loro attività si nota all'orizzonte dove sta nascendo la struttura di un edificio, con impalcature, mura, abitazioni e una piccola chiesa: è il nuovo monastero che sorgerà per la comunità di monaci.
Cominciò vendendo tutti i suoi beni e dando gli incassi ai poveri. Poi lui ed i suoi amici si ritirarono nel suo appezzamento di terreno, che già era stato alienato, per condurre una vita comune in povertà, in preghiera, e nello studio della letteratura sacra. Il libro De diversis quaestionibus octoginta tribus è il frutto delle riunioni tenute durante questo ritiro, nel quale scrisse anche il De Genesi contra Manichaeos, il De magistro ed il De vera religione. Certamente, il monachesimo non nasce con Agostino, tant’è che nel secondo soggiorno romano egli si ferma per diversi mesi nella capitale probabilmente per visitare - come ha fatto anche a Milano - i numerosi monasteri che vi prosperano, per studiarli, per sperimentarne la vita comunitaria, per studiare le norme che ne regolano la vita interna: l’intento è di raccogliere quanti più dettagli possibili per poi servirsene nel momento in cui sarà pronto a costituire il suo primo monastero una volta di ritorno in Africa.
Di essi, con ammirazione, così scrive: «Ho visto io stesso un cenacolo di santi, e nemmeno pochi, a Milano, di cui era superiore un sacerdote, persona ottima e dottissima. Pure a Roma ne ho visti parecchi, in ciascuno dei quali è preposto, a quelli che vi abitano in cristiana carità, santità e libertà, uno che spicca su tutti per gravità, prudenza e scienza divina» . Agostino cura personalmente la formazione culturale e spirituale dei suoi monaci. A riprova di ciò abbiamo l’opera Le Ottantatre diverse questioni, che contiene le domande dei monaci e le risposte di Agostino.
Egli non è uno studioso da tavolino dell’ideale della vita religiosa, ma un uomo che la vita monastica la vive in prima persona e proprio per tale motivo è in grado di scriverne l’esperienza. Ciò spiega anche la modernità dell’ideale monastico di Agostino, che, con grande equilibrio e realismo, sa tenere in piedi l’austerità e la moderazione
Io ho amato ardentemente questo ideale e con tutte le mie forze esorto gli altri a seguirlo, ed ho con me fratelli che si sono decisi ad abbracciarlo per l'opera del mio ministero.
AGOSTINO, Lettera a Ilario
Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli.
POSSIDIO, Gesta Augustini