Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Ottocento > Vita de' SantiCICLo AGOSTINIANo in una Vita de' Santi
Agostino ordinato sacerdote
HERCULE B. L.
1880 circa
Edizione francese di una Vita de' Santi
Agostino ordinato sacerdote
Come è stile di Hercule, l'incisore che ha curato questa immagine, la scena si sviluppa all'interno di una grandiosa architettura classica, che cerca di riprodurre gli mbienti del IV secolo romano. Agostino, dall'aspetto ancora giovanile, ma con una folta barba in viso, se ne sta inginocchiato con le mani giunte in preghiera davanti al vescovo Valerio che gli sta imponendo le mani. Alle sue spalle un accolito regge in mano una tavola che serve per il rito. Tutto il popolo se ne sta raccolto dietro le transenne con sullo sfondo un ampio susseguirsi di colonne su doppia fila. Uno splendido imbottato corona dall'alto la scena e crea una magnifica prospettiva architettonica che dà ampio risalto all'episodio principale della ordinazione di Agostino a sacerdote della Chiesa di Ippona.
Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1