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CICLo AGOSTINIANo dI Carlisle

Agostino insegna grammatica e retorica

Agostino insegna grammatica e retorica

 

 

MAESTRO DI CARLISLE

(1484-1507)

Cattedrale di Carlisle

 

Agostino insegna grammatica e retorica

 

 

 

La leggenda della scena riporta: Her taught he grammor and rethorike emongys all doctors non was hy lyke. L'impostazione ricorda l'analoga scena di Pavia e di Gubbio. Il maestro è seduto su una cattedra davanti a un tavolo coperto da una tovaglia con diversi libri distesi. Sei persone ascoltano e manifestano la loro attenzione con i gesti, con lo sguardo del viso, con la lettura dei libri. Ciascuno ha un proprio libro: qualcuno volge le spalle, altri mostrano il viso. Agostino indossa il tipico abito dei maestri del XV secolo: un cappello in testa, un lungo vestito con il collo in ermellino.

 

In quegli anni insegnavo retorica e vendevo l'arte di vincere con le chiacchiere, io che ero vinto dalla mia ambizione. Tuttavia preferivo, tu lo sai, Signore, quelli che si chiamano buoni allievi: e senza imbroglio insegnavo loro gli imbrogli con cui potevano, non dico far condannare un innocente, ma se capitava difendere un colpevole. Dio, tu vedevi da lontano scivolare sul viscido e scintillare in mezzo al fumo la mia buona fede, che in quell'insegnamento offrivo a gente attaccata alla vanità, in cerca di menzogne, e in questo io ero come loro. In quegli anni avevo una donna, che non avevo conosciuta in quello che si dice un connubio legittimo: ma me l'aveva procurata la mia furia errabonda e del tutto sprovveduta. Una sola, comunque: e per di più le ero fedele come un marito. Eppure con lei ho sperimentato di persona tutta la distanza che c'è fra la misura di un patto coniugale, stretto in vista della procreazione, e l'intesa di un amore arbitrario, dove i figli vengono benché indesiderati, anche se una volta al mondo non si può non amarli.

Agostino, Confessioni  4, 2, 2