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CICLo AGOSTINIANo inciso dai fratelli Klauber

Agostino dona la sua Regola ai canonici agostiniani, da una Stampa dei fratelli Klauber

Agostino dona la sua Regola ai canonici agostiniani

 

 

JOSEPH SEBASTIAN E JOHANN BAPTIST KLAUBER

1758

Biblioteca Nazionale di Madrid

 

Agostino dona la sua Regola ai canonici agostiniani

 

 

 

Anche se il ciclo fu commissionato dagli Eremitani, questa scena è dedicata ai Canonici. Anzi nella circostanza Agostino è vestito da Canonico mentre consegna la sua Regola. Con la mano sinistra appoggiata al petto, Agostino sta ritto in piedi e con la destra indica l'incipit. La mitra è deposta a fianco del libro che regge un chierico: quattro canonici sono in ginocchio davanti a lui e mostrano gesti di gratitudine e di devozione. I loro visi presentano tratti alquanto realistici. Un quinto canonico è seduto invece a sinistra con una mano sul petto. La scena si svolge nella biblioteca dove campeggia una scritta di Possidio: Quisquis amat dictis absentum rodere vitam hanc mensam vetitam noverit esse sibi. In alto la figura di Marta domina la scena che riferisce una citazione di Lc 10.

 

Il termine canonico indicava in origine il sacerdote iscritto a un "canone", cioè all'elenco ufficiale di una certa chiesa locale; la qualifica di regolare connota la scelta di vivere secondo una "regola" comunitaria. Il clero non regolare veniva chiamato "secolare". Nel Medioevo, comunità di Canonici Regolari sorsero in tutta Europa, con il compito dell'Ufficio corale nelle principali chiese; tra le prime regole adottate, le più note e diffuse furono quelle di S. Crodegango di Metz (712-766) e quella di Aquisgrana, promulgata nell'anno 816.

Già nel 1142, quando il convento di Novacella venne fondato dal beato Hartmann, vescovo di Bressanone, ed affidato ad una prima piccola confraternita di Canonici agostiniani, per la celebrazione della liturgia e la preghiera collettiva divennero necessari testi come il libro con la regola di S. Agostino (il padre fondatore dell'Ordine) e testi per l'insegnamento nella scuola conventuale, istituita poco dopo la fondazione del cenobio.