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IL CARDINALE RICCARDO ANNIBALDI

Raffigurazione di papa Gregorio X

Papa Gregorio X

 

 

ATTIVITA' DEL CARDINALE RICCARDO ANNIBALDI

durante il PONTIFICATO DI GREGORIO X (1 settembre 1271 - 10 gennaio 1276)

 

 

 

Alla morte di Clemente IV, il 29 novembre 1266, il Sacro Collegio di cardinali era composto da 20 membri, divisi tra loro in gruppo angioino e gruppo imperiale . Il cardinale Riccardo si era unito al gruppo imperiale per le ragioni sopra menzionate e apertamente diresse le trattative con gli elettori tedeschi . Dopo che il conclave si era protratto per più di due anni, il popolo di Viterbo, disgustato, trattenne i cardinali come prigionieri virtuali e con piacere scoperchiò il tetto dell'edificio nel quale i cardinali soggiornavano così che lo Spirito Santo potesse avere la possibilità di illuminarli.

Tuttavia non fu questo trattamento offensivo che portò all'elezione del nuovo papa, ma i progressi fatti da Carlo d'Angiò nell'unificazione dell'Italia. Il metodo dell'elezione seguì la falsariga dei due conclavi precedenti. Furono scelti tre compromissarii da ciascuno dei due gruppi contrapposti con l'intesa che qualunque candidato avesse ricevuto cinque voti sarebbe stato eletto Papa. Riccardo e Gaetano, i leaders delle due fazioni, furono nuovamente tra i compromissarii e così nuovamente esclusi dal poter ottenere la tiara. La scelta cadde sul Cardinale Teobaldo Visconti di Piacenza che prese il nome di Gregorio X. E' stato affermato che il nuovo papa riteneva entrambi, Riccardo e Gaetano, responsabili del lungo ritardo nella conclusione del conclave e che ebbe perciò poco amore per i due principali cardinali romani.

Salimbene, un cronista contemporaneo, asserì persino che Gregorio X privò Riccardo del cappello cardinalizio per tentata simonia e Panvinio gli fa perdere lo stesso cardinalato e quindi per questo motivo morire di crepacuore . Nessuna di queste asserzioni può essere provata dai pochi registri di Gregorio X che sono stati conservati, anzi essi rivelano l'opposto. Gregorio X incaricò il cardinale Riccardo di provvedere alla sepoltura di Clemente IV nella chiesa Domenicana di Viterbo e alla erezione del suo monumento. Nel 1273 Riccardo e Gaetano ricevettero ordini di imprigionare Guido di Montford che aveva assassinato Enrico, figlio di Riccardo di Cornovaglia, nella Cattedrale di Viterbo davanti agli occhi atterriti dei cardinali riuniti. Il 25 marzo 1275 il papa confermò Riccardo come cardinale protettore degli Agostiniani con l'espressione della sua massima fiducia. La costante influenza di Riccardo può inoltre essere ulteriormente confermata dalla politica filo-tedesca del papa, politica che era stata inaugurata da Riccardo durante il conclave. Questi documenti contraddicono chiaramente le affermazioni di Salimbene e questo storico vivace, ma qualche volta senza scrupoli, contraddice se stesso quando narra della mite resa di Gregorio X a Riccardo sulla questione concernente la soppressione dell'Ordine Agostiniano.

Nessun cardinale caduto in disgrazia avrebbe potuto esercitare una tale influenza. Se c'è qualche verità nell'asserzione che il Cardinale Riccardo non prese parte al Concilio Generale di Lione nel 1274 e che restò a Roma in assoluto ritiro per due anni , questo non fu per lo sfavore papale, ma per le sofferenze del cardinale dovute alla vecchiaia che avanzava. A quel tempo infatti doveva avere ottanta anni o più. Nove anni prima (1265) quando S. Tommaso d'Aquino fu suo ospite a Molara e convertì due importanti ebrei, Riccardo era così sofferente di gotta da non poter camminare, tanto che dovette essere trasportato in chiesa per partecipare al canto del Te Deum. Malattia e vecchiaia furono anche probabilmente le ragioni principali per cui nel 1275 chiese che il capitolo generale dell'Ordine Agostiniano fosse celebrato nel suo castello di Molara.

Fu l'ultimo capitolo che egli presiedette e come dono di commiato fondò ai piedi della sua residenza una casa dell'Ordine, che dedicò a S. Agostino. Nel settembre 1276, quando il capitolo generale Italiano fu tenuto a Todi, il suo nome non è menzionato. A quel tempo o seguiva il conclave per l'elezione di Adriano V o forse era già morto.