Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Storia dell'ordine > Eremiti di Toscana > Luijk

VAN LUIJK: IL CARDINALE ANNIBALDI

Roma: Tomba del cardinale Riccardo Annibaldi opera di Arnolfo di Cambio

 

Tomba del cardinale Riccardo Annibaldi opera di Arnolfo di Cambio

 

 

IL CARDINALE ANNIBALDI

di B. van LUIJK

 

 

 

La centralizzazione e unificazione di questi gruppi eremitici e di altri fu diretta nella seconda e terza fase dall'energico cardinale Riccardo. Questi indicò come gli eremiti dovessero svincolarsi dalle giurisdizioni del vescovo ordinano per formare un solo Ordine sotto la protezione ed a profitto della Sede Apostolica. Il cardinale Riccardo (ca. 1200-1276) (Per una biografia più dettagliata F. ROTH, Cardinal Richard Annibaldi first Protector of the Augustinian Order, m. 1276; Aug. 2 (1952), p. 26-60) appartenne a una famiglia senatoriale romana, che nel secolo decimoterzo era al colmo della sua influenza nel campo politico-religioso.

Gli Annibaldi erano imparentati con i conti di Segni. Tre parenti del Cardinale avevano portato la tiara: lo zio Lotario come Innocenzo III (1198-1216) ed i suoi cugini Ugone di Campania come Gregorio IX (1227-1241) e Rainaldo d'Anagni, il quale fu pontefice con il nome d'Alessandro IV (1254-1261). Dal papa Gregorio IX Riccardo fu nominato cardinale nel 1237 e governatore della Maremma e della Campagna, cioè delle regioni tra Siena e Capua. Probabilmente il nuovo cardinale non ricevette il sacramento dell'Ordine.

Era un buon politico e diplomatico: sapeva unire gli interessi politici con quelli religiosi e mirava alla riorganizzazione e al restauro del potere papale in ambedue i campi. Con i cardinali Rainerio e Stefano formò il triunvirato, che durante l'esilio volontario di Innocenzo IV a Lione (1244-1251) governò il Patrimonium Petri. Le loro mete politiche coincidevano, cosicché non diventarono rivali. L'attività del cardinale Riccardo nel campo religioso è dimostrata nelle quarantaquattro costituzioni, brevi o bolle papali, emanate dalla fine del 1243, l'anno della formazione della Congregazione toscana degli eremiti fino al mese d'aprile 1256, quando fu ratificata l'unione maggiore (In tutto abbiamo rintracciato 72 documenti diretti agli eremiti Toscani o in cui essi vengono nominati. Generalmente si conoscono facilmente i destinatari, eccetto quando viene usato il Titolo: Ordo Eremitarum S. Augustini o Eremitae Ordinis S. Autgustini senza alcun altro indizio.

Questo titolo generico è stato dato in primo luogo ai Giambonini (vedere sotto), poi ai Toscani dal 1253; e crediamo anche ai Brettinensi almeno in una occasione, cioè nel 1255: cfr. I, 149. Certezza può dare il contenuto insieme con il luogo dove si conserva il documento. In base a questi due criteri abbiamo aggiudicato i documenti incerti ai quali rimandiamo il lettore. Questo Bollario contiene un testo solo di ciascun documento senza indicazione di varianti in un apparato critico, poiché per un lavoro tanto gigantesco non ci è stato concesso il soggiorno necessario dal p. J. Shannon rettore del collegio di S. Monica (Roma) negli anni 1961-63. Ciò è stato causa della mancanza notata da W. Louraux, in RHE 62 (1967), p. 898. Per la questione intorno al titolo si veda R. KUITERS, Bullarium saeculorum XII et sequentium ad religiosos interpretatio, in "Commentarium pro Religiosis et Missionariis", 38 (1957), pp. 361-364).

Alla "Congregazione toscana" venne aggregata dopo il 1248 la "Congregazione delle Tredici", conservando il proprio carattere (Le costituzioni papali per i diversi eremi sono: Cum a Nobis, 27 sett. 1216, L. 7; Pium est, 15 dic. 1243; Dilecti filii prior, 5 sett. 1245 e Cum sicut accepimus, 16 aprile 1248, resp. L. 30, 52 e 68). Accanto ai documenti indicati ci sono ancora diciassette altri che riguardano l'attività del card. Riccardo Annibaldi per lo sviluppo eremitico nell'Agro senese. Questi eremi senesi rimasero corporazioni o unità indipendenti fino al 1256, nonostante la pressione per una fusione da parte del cardinale Annibaldi e dei Toscani (A questi sono diretti Cum a Nobis petitur, 28 aprile 1220, 3 febbraio 1228, 7 luglio 1255, L. 9, 12 e 134); Cum ecclesiam eremi, 5 febbraio 1228, (L.13); Dilecti filii, 3 gennaio 1231, 12 aprile 1244 (L.16 e 41); Ad veneranda, 5 maggio 1236 (L. 20); Pium est, 16 dic. 1243 (L. 31): Licet his e Necessitatibus vestris 17 e 19 aprile 1252 (L. 93 e 94); Ex parte vestra 26 maggio 1252, 25 giugno 1253 (L. 95 e 130); Piae postulatio, 19 luglio 1255 (L. 146) e notizie sommarie nei brevi dell'8 giugno 1227, 23 aprile 1244, 28 e 30 gennaio 1252 (L. 10, 45, 89 e 90).

Per alcune Personalia riguardo agli eremi senesi, si veda Appendice VIII, p. 100).