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CICLo AGOSTINIANo di GIULIO BEGNI A FANO

Agostino in trono fra fede e giustizia in un affresco di Begni nel chiostro del monastero agostiniano di Fano

Agostino in trono fra Fede e Giustizia

 

 

GIULIO CESARE BEGNI

1640

Chiostro del monastero agostiniano di Fano

 

Agostino in trono fra Fede e Giustizia

 

 

 

La scena ha una struttura profondamente simmetrica. A sinistra la Fede è raffigurata sotto l'aspetto di un angelo che reca in mano il calice eucaristico: a destra la Giustizia è rappresentata da una donna. Nella parte bassa a destra, la lacuna nell'affresco non consente l'identificazione dell'attributo simbolico, probabilmente una metafora della giustizia.

Fede e Giustizia sono presenti anche nell'Arca a Pavia che raccoglie le spoglie del Santo. Al centro, sant'Agostino, connotato dagli attributi episcopali della mitra e del pastorale, si affaccia da una finestra marmorea barocca con in mano un libro aperto. Agostino ha un aspetto vegliardo con una folta barba grigiastra che gli scende sul petto.

Agostino indossa la tipica cocolla nera dei monaci agostiniani a ricordare il legame dell'Ordine con il suo fondatore. Al centro si è conservato lo stemma di un vescovo non del tutto identificabile.

Dato che gli affreschi vennero ultimati nel 1640 potrebbe trattarsi dello stemma di Ettore Diotallevi, vescovo di Fano dal 27 ottobre 1635 al 30 aprile del 1641.