JOHANN SIGMUND MULLER

1705-1707

Třeboň, monastero agostiniano, chiostro

 

Canonici agostiniani invocano Agostino per curare i malati

 

 

 

Questo dipinto presenta una raffigurazione problematica, in quanto sembra che sant'Agostino non sia sempre presente. La scena si apre di fronte a un tempio sacro, dove si sono radunati molti malati. Alcuni di loro sono già in lutto dopo la morte dai loro cari, altri vengono portati dentro o portati fuori. Si muovono tra i malati i canonici agostiniani, ben riconoscibili per la loro veste nera, che distribuiscono candele e conforto spirituale. Al centro della composizione c'è la figura di un canonico che benedice un morente. Nelle raffigurazioni iconografiche, tra i miracoli di Agostino taumaturgo contro le malattie, si trovano l'intervento a intercessione della peste, che già trova nel ciclo di Lnáře, la guarigione dei posseduti o dei o dei pellegrini zoppi o sciancati. Tuttavia, nelle scene di quei miracoli, Agostino è presente nei dipinti ed entra direttamente nella storia con il suo intervento.

Se guardiamo da vicino l'altare all'interno del tempio, troviamo che si trova di fronte ad esso un sacerdote che si gira verso la pala d'altare, che raffigura un santo circondato ai lati da due angeli. Forse questa è la richiesta di una intercessione, alla quale il santo risponderà a breve ed eviterà il male che ha colpito le persone. La ragione per includere un dipinto con questo tema potrebbe essere il ricordo degli eventi del 1649 e 1680, quando la peste si diffuse nei paesi della Boemia.