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PITTORI: Johann Sigmund Müller

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JOHANN SIGMUND MULLER

1705-1707

Třeboň, monastero agostiniano, chiostro

 

Agostino parla delle Sacre Scritture con un ricco romano

 

 

 

La scena raffigurata è un episodio raramente ricordato nella iconografia agostiniana. Probabilmente questo è uno dei pochissimi esempi, o forse il solo, di cui si abbia notizia. Chi ha ideato il ciclo certamente conosceva La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, poiché a tutt'oggi costituisce l'unica fonte che narra l'episodio descritto dal pittore. Come viene ricordato nel capitolo relativo alla vita di Agostino, il santo dopo il suo ritorno in Africa ebbe un incontro con un ricco signore romano che desiderava conoscere meglio le Sacre Scritture. Siccome dopo il suo ritorno in Africa, la sua reputazione si era diffusa rapidamente, Jacopo da Varagine afferma che un uomo ricco, di cui non conosciamo il nome, chiese ad Agostino se poteva ascolta la parola di Dio direttamente da lui, e se fosse stato convinto avrebbe rinunciato alla vita mondana. Agostino raccolse l'invito e incontrò il nobile romano ma Jacopo da Varagine tace sul risultato finale di quell'incontro, anche è possibile supporre che il romano non potesse resistere alle parole di un eccellente retore come Agostino.

Questo dipinto ci introduce all'interno di una casa ricca, dove San Agostino benedice l'uomo romano seduto su una sedia. Dietro di loro, sullo sfondo, si vedono un letto con un baldacchino in tessuto pesante e un tavolo. Su un lato si trova uno specchio dorato riccamente intagliato e di fronte un mobile con accessori d'argento, probabilmente scatole per gioielli. Qui il pittore esprime ancora una volta la sua sensibilità per i dettagli realistici, dato che in ogni dipinto del ciclo raffigura oggetti familiari allo spettatore dell'epoca, sia che si tratti dell'aspetto dell'arredamento sia di oggetti di mestieri. Nell'angolo in basso a sinistra dell'immagine si trova un cane sul cui colletto è possibile leggere le lettere MVE.

 

 

Volle poi tornare in Africa per rivedere sua madre, ma essa morì piamente mentre egli era ad Ostia. Agostino allora tornò nei suoi possedimenti e perseverava nella mortificazione nelle opere di bene, scriveva libri ed istruiva gli ignoranti nella fede. La sua fama si divulgava dappertutto, e le sue opere ed i suoi scritti lo facevano ammirare da tutti. C'era a Ippona un ricco che mandò a dire ad Agostino che, se fosse andato a visitarlo e consigliarlo, si sarebbe convertito e ritirato dal mondo, ed Agostino andò a visitarlo.

JACOPO DA VARAGINE (Legenda Aurea)