Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Basilio Pacheco

CICLo AGOSTINIANo di Basilio Pacheco a Lima

Agostino insegna retorica a Cartagine

Agostino insegna retorica a Cartagine

 

 

BASILIO PACHECO

1744-1746

Monastero agostiniano degli Eremitani di Lima

 

Agostino insegna retorica a Cartagine

 

 

 

La scena è riprodotta frequentemente e qui Pacheco segue la tradizione introdotta da Gozzoli. Agostino pronuncia un discorso davanti al proconsole di Roma che siede al posto d'onore su un trono. Vestito come un nobile spagnolo ascolta attentamente le parole di Agostino. Questi ha un aspetto giovanile, le mani si muovono seguendo le argomentazioni del discorso. Disposti su più file gli allievi seguono anch'essi con molta attenzione rivolgendo direttamente lo sguardo verso Agostino. La camera ha una decorazione di tipo spagnolo: dalla finestra si osserva uno spaccato di Cuzco e delle ville che venivano costruite in quegli anni in sud America.

 

375 - 383

Così insegnò prima grammatica nella sua città e poi retorica a Cartagine, capitale dell'Africa.

POSSIDIO, Gesta Augustini 1, 2

 

Dalla mia patria però fuggii ... così dal paese di Tagaste mi trasferii a Cartagine.

AGOSTINO, Confessioni 4, 7, 12

 

Fu dunque per la tua azione verso di me che mi lasciai indurre a raggiungere Roma e a insegnare piuttosto là ciò che insegnavo a Cartagine.

AGOSTINO, Confessioni 5, 8, 14

 

Trascorremmo questo periodo di nove anni, dal diciannovesimo al ventottesimo, cadendo e traendo in agguati, fra inganni subiti e attuati, in preda a diverse passioni, pubblicamente praticando l'insegnamento delle cosiddette discipline liberali, privatamente una religione spuria; superbi nel primo, superstizioni nella seconda. Attraverso l'insegnamento inseguivo una fama popolare vuota fino agli applausi teatrali, ai certami poetici, a gare per una corona di fieno, a spettacoli frivoli e passioni sregolate; attraverso la seconda cercavo la purificazione da queste macchie mediante le vivande che portavamo agli eletti e ai santoni, come li chiamavano, affinché nell'officina del loro ventricolo ne fabbricassero per noi gli angeli e gli dei nostri liberatori. Io seguivo queste pratiche, le compivo insieme ai miei amici, ingannandoli e ingannandomi con loro ... In quegli anni insegnavo retorica: vinto cioè dalla mia passione, vendevo chiacchiere atte a vincere cause.

AGOSTINO, Confessioni 4, 1, 1

 

Agostino insegnò la retorica per diversi anni a Cartagine, poi, all'insaputa della madre si recò a Roma dove aprì una scuola.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea