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CICLo AGOSTINIANo di Basilio Pacheco a Lima

Agostino e il libro dei vizi

Agostino e il libro dei vizi

 

 

BASILIO PACHECO

1744-1746

Monastero agostiniano degli Eremitani di Lima

 

Agostino e il libro dei vizi

 

 

 

L'episodio narrato compare per la prima volta nell'Arca di Pavia. Fu ripresa a Carlisle e poi la troviamo a Lima. Pacheco svolge la scena in due fasi, come a Pavia. A destra il diavolo mostra il libro dei vizi dove sono scritti i peccati: Augustinus pre oblivione et curarum studio completorium non recitavit. Agostino pone la mano sul petto in segno di pentimento. Agostino si ritira per riparare alla sua dimenticanza. Al centro il santo è seduto e recita le preghiere. Ritrova il diavolo a sinistra che gli mostra la pagina divenuta bianca e che esclama: turpiter me decepisti. Il demonio non ha tuttavia un aspetto particolarmente cattivo. A Pacheco riescono meglio gli angeli.

 

Si legge che un giorno, mentre S. Agostino era ancora in vita, vide passare il demonio con sulle spalle un gran libro e gli domandò che cosa ci fosse scritto.

Il demonio rispose che c'erano scritti i peccati di tutti gli uomini, e S. Agostino gli chiese di vedere che cosa ci fosse scritto a carico suo. Cercarono parecchio ed alla fine trovarono che c'era scritto che una volta non aveva recitato compieta.

Più tardi il demonio, chiuso il libro, se ne andò e S. Agostino si recò in chiesa dove con molta devozione recitò compieta. Più tardi il demonio passò di nuovo ed il santo gli chiese di rivedere il libro. Lo sfogliarono tanto, ma trovarono che il peccato ascritto a S. Agostino era stato cancellato.

Il diavolo allora, inquieto, gli disse:

- Tu mi hai bene ingannato e sono tanto dispiacente di averti mostrato il libro dove era scritto un peccato che tu hai cancellato con le tue preghiere.

E se ne andò confuso.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea