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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > ErfurtCICLo AGOSTINIANo di ERFURT
L'attentato dei Circoncellioni
MAESTRO VETRAIO DI ERFURT
(1316 - 1324)
Chiesa di sant'Agostino
L'attentato dei Circoncellioni
Agostino in piedi a sinistra, in abiti vescovili ma senza mitra, si appoggia con la mano destra a un albero e cerca di sottrarre un libro alla furia distruttrice di un individuo che porta un berretto appuntito e brandisce un bastone.
L'episodio è ascrivibile all'attentato che Agostino subì da parte dei Circoncellioni durante uno dei suoi viaggi. Il cappello appuntito è il simbolo dell'eretico: potrebbero essere i Vandali ariani o i circoncellioni donatisti, di cui Vittore de Vita ricorda un triste episodio: una loro masnada un giorno fracassò e distrusse con delle asce le porte delle chiese. Il medaglione non è l'originale, ma una copia.
I Circoncellioni malmenavano le loro vittime senza ucciderle, ma lasciandole così malconce da farle morire. Ai tempi di Sant'Agostino, tuttavia, usavano le spade e qualsiasi tipo di arma potessero trovare; giravano accompagnati da donne non sposate, giocavano e bevevano. Il loro grido di battaglia era Deo laudes, e non si potevano incontrare banditi più terribili. Spesso cercavano la morte, considerando il suicidio alla stregua del martirio. Subito dopo la morte di Sant'Agostino, gli unici donatisti che conosceva Teodoreto erano i circoncellioni; e questi ultimi, agli occhi di coloro che non abitavano in Africa, erano il prototipo del donatista. Costoro erano pericolosi soprattutto per il clero cattolico, al quale attaccavano e saccheggiavano le case. Li picchiavano e li ferivano, mettevano calce ed aceto sui loro occhi e, talvolta, li costringevano ad essere ribattezzati.
E che cos'altro facevamo quando uno di noi, Possidio, vescovo di Calama, si recava al fondo di Figline, al solo scopo di visitarvi il sia pur piccolo numero dei nostri fedeli ivi residenti ? Egli vi si recava solo affinché, dopo aver udito la parola di Dio, coloro che lo avessero voluto si convertissero all'unità di Cristo! Ora mentre egli andava per la strada, i vostri gli tesero un agguato, come sogliono fare i banditi.
Siccome però aveva potuto evitarlo, cercarono con un manifesto atto di violenza nel fondo rustico di Liveti, di farlo bruciare vivo assieme alla casa in cui si era rifugiato. Non si sarebbe salvato se i contadini di quel medesimo fondo, per evitare i pericoli che correvano essi stessi, non avessero spente le fiamme appiccate per ben tre volte.
AGOSTINO, Lettera 105, 2, 4
POSSIDIO, Gesta Augustini 12, 1-5
PHILIPPE DE HARVENGT, Vita Augustini, 23