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L'africa romana: Ippona

Museo di Ippona: mosaico con amori che vendemmiano

Museo di Ippona: mosaico con amori che vendemmiano

 

 

LE TERME DI SETTIMIO SEVERO

 

 

 

Procedendo verso nord, dal foro romano si giunge alle grandi terme di Settimio Severo. Isolate in un campo verdeggiante esse si ergono nelle vicinanze dei depositi della Tabacoop in un ammasso di volte e blocchi di pietra pesanti diverse tonnellate. Le rovine si sviluppano soprattutto in profondità con un intreccio di gallerie, corridoi tortuosi e camere sotterranee. Una straordinaria architettura fa da scenario alle fondamenta, con mura in blocchi di pietra rigorosamente tagliati.

In alto delle volte a quarto di cerchio legano le mura mentre numerose colonne dividono il corridoio in una moltitudine di camere, la cui armonia e sontuosità non è per nulla inferiore a quella dei bagni caldi o dei colatoi dell'acqua. In fondo al corridoio, profondo e poco luminoso, adatto a raccogliere le acque, si trova, immerso in volte, un immenso piano, oggi a cielo aperto, con le camere da bagno.

Vi si scoprono piccoli dettagli che mostrano l'estrema attenzione ai bisogni dei bagnanti.

I costruttori hanno dato accesso in un immenso bacino rivestito di marmo, alla gran parte delle camere. Sono poste sopra degli ipocausti in terra cotta che comunicano con delle chiusure laterali dove l'acqua calda e il vapore si riversano. Lì appariva in tutta la sua grandezza il Grande Caldarium (Beït Es-Kkhoun) provvisto di due tubazioni laterali disposte simmetricamente e il Grande Frigidarium, lungo 35 m e largo 25 m, inserito fra tre piscine a forma di emiciclo, di cui quella che è al centro rivela una struttura architettonica sontuosa.

I frammenti di mosaico scoperti, con i tasselli in vetro argentato e dorato, hanno una ricchezza ornamentale pari a quella di Caracolla a Roma. In questa stessa sala sono state riportate alla luce tre capolavori della statuaria antica: una ammirevole Afrodite in marmo traslucido, l'altro Ercole Farnese, una reliquia di quello di Roma che si può vedere al Museo di Ippona, una effigie di Dioniso, il dio della giovinezza pagana.