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CICLo AGOSTINIANo di Marzio Ganassini a Viterbo

Affreschi di Ganassini nel chiostro della chiesa della SS. Trinità: Agostino chiede frati a Simpliciano e parte con la madre

Agostino torna in Africa: particolare dell'incontro con il vescovo Valerio

 

 

MARZIO GANASSINI

1610

Chiostro della Chiesa della SS. Trinità a Viterbo

 

Agostino torna in Africa

 

 

 

Dopo la morte della madre Monica a Ostia antica, Agostino, con il cuore gonfio di tristezza, secondo il programma già stabilito, lascia l'Italia per tornare al suo paese natale in terra d'Africa. La pittura oggi non esiste più, irrimediabilmente perduta a causa dei danni bellici, ma fortunatamente una foto in bianco e nero scattata da padre Addeo agli inizi del secolo scorso, ci permette di osservare e studiare ancora oggi la raffigurazione del Ganassini.

Al centro della scena, sulla riva del mare vicino al porto, colmo di navi, si trova Agostino, accompagnato da un religioso. Forse si tratta del suo amico Alipio. Agostino, attraversato il mare, ormai è giunto sulle sponde nord africane e viene accolto dal vescovo Valerio. Con riconoscenza e gratitudine Agostino si inchina a salutare il suo nuovo pastore. L'anziano vescovo Valerio, dipinto con fattezze assai simili a quelle di Ambrogio, con un gesto amorevole e paterno, lo aiuta a rialzarsi. Il fraterno saluto di Valerio segna l'inizio di quella che sarà una proficua collaborazione pastorale. Sulla destra, in primo piano, entrano nella scenografia due viandanti ritratti a mezzo busto. La loro immagine in torsione associata alla direzione del loro sguardo, indica allo spettatore quale sia il centro della scena e nello stesso garantisce una maggiore profondità all'episodio narrato.

In secondo piano, sul lato destro del riquadro, in lontananza, sotto le mura della città, un piccolo gruppetto di persone si avvicina ad una nave di cui si riescono a intravedere solamente gli alberi maestri. Sulla sinistra, sempre in secondo piano, il barcaiolo che ha condotto Agostino e Alipio a riva, sta tornando verso la sua sua nave. Poco oltre, in lontananza, un galeone a tre alberi aspetta. Il modo con cui è avvenuto lo sbarco segue lo stesso schema di quello ideato dal pittore nella scena della partenza per Roma. Sullo sfondo si notano infine la città con le sue mura, ponti, navi, mare e cielo.

 

Tu che fai abitare in una casa i cuori unanimi, associasti alla nostra comitiva anche Evodio, un giovane nativo del nostro stesso Municipio ... Stavamo sempre insieme e avevamo fatto il santo proposito di abitare insieme anche per l'avvenire. In cerca anzi di un luogo dove meglio operare servendoti, prendemmo congiuntamente la via del ritorno verso l'Africa.

AGOSTINO, Confessioni 9, 8, 17

 

Agostino allora tornò nei suoi possedimenti e perseverava nella mortificazione nelle opere di bene, scriveva libri ed istruiva gli ignoranti nella fede. La sua fama si divulgava dappertutto, e le sue opere ed i suoi scritti lo facevano ammirare da tutti.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea