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CICLo AGOSTINIANo di Marzio Ganassini a Viterbo

Affreschi di Ganassini nel chiostro della chiesa della SS. Trinità: Agostino ordinato sacerdote da Valerio vescovo di Ippona

Agostino ordinato sacerdote da Valerio vescovo di Ippona

 

 

MARZIO GANASSINI

1610

Chiostro della Chiesa della SS. Trinità a Viterbo

 

Agostino ordinato sacerdote da Valerio vescovo di Ippona

 

 

 

L'iscrizione in margine al dipinto riporta: Hic fuit invitus sacro limitus olivo numinis ut supplex divini offerret ad aras. La scena è piuttosto difficile da interpretare: potrebbe essere qui rappresentata la sua ordinazione a sacerdote che fu voluta da Valerio e dal popolo di Ippona. Sulla sinistra sta un vescovo seduto in cattedra che accoglie una persona che sta in ginocchio dinanzi a lui. Purtroppo la figura è del tutto deteriorata: sullo sfondo si possono osservare due gruppi di persone in piedi in mezzo alla chiesa. A sinistra ci sono dei chierici vestiti di bianco, a destra un gruppo di tre frati che indossano il saio nero e che parlano fra di loro. Anche in questa circostanza Ganassini indulge in un paziente e fruttuoso gioco di prospettive che ampliano visivamente gli spazi entro cui si colloca la scena.

 

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1