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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Viterbo > GanassiniCICLo AGOSTINIANo di Marzio Ganassini a Viterbo
Particolare di sant'Ambrogio che predica dall'ambone
MARZIO GANASSINI
1610
Chiostro della Chiesa della SS. Trinità a Viterbo
Agostino ascolta la predicazione di Ambrogio
L'iscrizione in margine al dipinto riporta: Hic una cum matre beati pendet ab ore Ambrosij divina piis aus na canentis. Agostino è seduto in primo piano a destra con un turbante in testa: di fianco ha la madre Monica che indossa un vistoso abito azzurro. La chiesa è ampia per il risalto speciale delle forti prospettive: Ambrogio se ne sta sulla sinistra in alto su un ambone coperto, intento a predicare e accompagna le sue parole con ampi gesti delle braccia e delle mani. Gli ascoltatori gli sono di fronte tutti intenti a seguire la sua predicazione. Dietro Agostino e Monica si intravedono altre persone, tra cui forse potrebbero essere riconoscibili Alipio e Adeodato. La scena è incorniciata, come al solito, da due cariatidi.
Frequentavo assiduamente le sue prediche pubbliche, non però mosso dalla giusta intenzione: volevo piuttosto sincerarmi se la sua eloquenza meritava la fama di cui godeva, ovvero ne era superiore o inferiore. Stavo attento, sospeso alle sue parole, ma non m'interessavo al contenuto, anzi lo disdegnavo. La soavità della sua parola m'incantava. Era più dotta, ma meno gioviale e carezzevole di quella di Fausto quanto alla forma; quanto alla sostanza però, nessun paragone era possibile.
AGOSTINO, Confessioni 5, 13, 23
Agostino incominciò ad attaccare la predicazione di Ambrogio. Un giorno però Ambrogio tenne un forte discorso contro la dottrina dei manichei, portando solidi argomenti, e da allora in poi Agostino fu convinto che i manichei erano nell'errore. La dottrina di Cristo gli piaceva, ma sentiva ripugnanza a seguire la via che egli tracciava.
JACOPO da VARAGINE, Legenda Aurea