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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Dipinto a Camerano che raffigura al Madonna della Cintura con alcune monache agostiniane

Madonna della Cintura e monache agostiniane

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

DEVOZIONI MARIANE PARTICOLARI DELL'ORDINE

 

Sono quelle della Madonna di Consolazione (o della Cintura), della Madonna del Buon Consiglio, della Madonna del Soccorso e della Madonna delle Grazie: di ognuna parleremo in breve, aggiungendo un cenno sulla Madonna del Parto e un richiamo su la Santa Schiavitù.

 

 

MADONNA DI CONSOLAZIONE o DELLA CINTURA

 

Come per alcuni altri ordini religiosi la devozione a Maria sotto qualche titolo specifico e particolare ha sapore leggendario in quanto alle origini e ai primi sviluppi, così avviene per gli Agostiniani circa la loro principale e distintiva (direi ufficiale) devozione alla Madonna di Consolazione o della Cintura. Narra infatti una pia tradizione come S. Monica, afflitta per la morte del marito e molto più per i traviamenti del figlio Agostino, si rivolgesse alla Vergine perché si degnasse consolarla nelle sue angustie e le mostrasse in che modo andasse vestita dopo la morte di S. Giuseppe.

La Madonna allora le sarebbe apparsa, vestita di nero e con una nera cintura di cuoio stretta ai fianchi, esortandola a vestire ugualmente e a stimolare altri a far lo stesso, assicurandola, nel medesimo tempo, della sua protezione e del suo conforto non solo per essa, ma anche per chi l'avesse imitata. Convertitosi, prese poi la cintura anche il suo figlio Agostino, da cui l'ebbero i suoi monaci per tutti i secoli. Qualunque cosa si voglia pensare di questa pia e soave tradizione, è certo storicamente che il generale agostiniano Gerardo da Rimini (+1443) ebbe confermata la facoltà di istituire confraternite della Cintura, per individui dell'uno e dell'altro sesso, da un decreto (Solet pastoralis Sedes) di Andrea Montecchio, vescovo di Osimo e vicario generale di Eugenio IV, del 14 agosto 1439.

Lo stesso anno, nella nostra chiesa di S. Giacomo Maggiore a Bologna, si istituì una confraternita della S. Cintura, del S. P. Agostino e di S. Monica; e poi altre se ne fondarono altrove. Nel 1495, dietro esortazione del piissimo oratore agostiniano Martino da Vercelli, nella suddetta Chiesa di Bologna fu eretta un'altra confraternita, detta di S. Maria della Consolazione. Nel 1575 il generale dell'Ordine Taddeo di Perugia unì assieme le due Confraternite, e Gregorio XIII approvò tale unione il 13 giugno 1575 con la bolla "Ad ea ex paternae ...". Nel 1576 lo stesso Papa, con il breve "Curandum est ut", concesse la facoltà di aggregare all'unita confraternita bolognese, passata ora Arciconfraternita, tutte le altre confraternite che in qualunque luogo si fondassero. Con breve poi del 12 novembre 1579 precisò che le patenti di aggregazione fossero spedite solo dal Generale dell'Ordine Agostiniano. Altre disposizioni, come anche molti favori spirituali, specialmente moltissime indulgenze, concesse in seguito la Chiesa (G. M. CAVALIERI oesa, La S. Cintura di Maria ..., Milano 1737).

La sede dell'Arciconfraternita restò con onore e copiosissimi frutti per secoli a Bologna, finché, il 29 novembre 1922, venne trasferita nella Chiesa di S. Agostino a Roma. La Confraternita della Cintura ha avuto gran diffusione nel mondo, in maniera particolare dove si sono trovati gli Agostiniani. Anzi, contò tra le sue file parecchi convertiti nei paesi infedeli: un buon numero, segnatamente in Giappone, colse la palma del martirio. Tra le svariatissime indulgenze, di cui è ricca la Confraternita della Cintura, non bisogna dimenticare la plenaria toties quoties, alla maniera della Porziuncola, che religiosi e fedeli possono lucrare nelle chiese agostiniane il giorno della festa della Madonna di Consolazione, come anche in tal giorno l'Ordine gode della facoltà di impartire la Benedizione Papale. La festa della Madonna di Consolazione, fissa nella I domenica di Avvento, fu trasferita dalla S. Sede, il 7 agosto 1675, alla I domenica dopo la festa del S. P. Agostino, e, il 28 aprile 1914, venne fissata al primo sabato dopo la suddetta festa del S. P. Agostino (ANALECTA AUGUSTINIANA, XVI (1937-38), pp. 258 e 501).

Per la Spagna fu elevata, nel 1724, a doppio di prima classe, e lo stesso rito venne esteso a tutto l'Ordine dalla S. Sede il 6 agosto 1805 dietro preghiera del Sacrista Pontificio Ven. Giuseppe Bartolomeo Menochio oesa, il quale ottenne pure, il 14 novembre dello stesso anno, che se ne potesse fare la commemorazione, alle Lodi e ai Vespri, durante l'Ottava del S. P. Agostino (Ib., XVI (1937-38), pp. 395 e 406s). Ufficio e Messa furono riformati sotto S. Pio X (Ib., VI (1915-16), pp. 77-79). Il giorno della festa ha luogo anche la solenne Processione dei Religiosi e Cinturati. Questi ultimi hanno pure processioni speciali ogni quarta domenica del mese. I Religiosi del I, II, III Ordine sono obbligati a recitare quotidianamente la Coroncina della Madonna di Consolazione, almeno in forma breve. E' impreziosita da molte indulgenze.

Notiamo che, sotto il titolo della Consolazione, l'Ordine ha avuto e ha pure al presente non pochi conventi e chiese. Nel s. XV, a Genova, il pio agostiniano Giovanni Battista Poggio fondò la Congregazione, unita all'Ordine, della Madonna di Consolazione, che numerò diversi conventi e produsse illustri religiosi (N. CRUSENIO osa - G. LANTERI oesa, Monasticon augustinianum, I, Valladolid 1890, p. 528). Gli Agostiniani, che hanno scritto sulla Cintura, superano il centinaio. Eccelle tra essi il dotto Giovanni Michele Cavalieri (+1757).