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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Madonna dell'Umiltà di Gentile da Fabriano al Museo Nazionale di Pisa

Madonna dell'Umiltà di Gentile da Fabriano

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

Motivi della Santa Schiavitù

 

Numera il P. Ríos tre motivi principali che ci spingono a consacrarci schiavi della Vergine.

I) Eccellenza di tale consacrazione per se stessa considerata. Infatti è eccellentissima perché con essa ci diamo a Colei che è intimamente unita a Dio più di qualunque creatura e che, come Madre di Dio, gode di una dignità a tutte le dignità superiore; perché con essa passiamo, come schiavi, in materno possesso e ai cenni della Vergine e diventiamo strumenti animati nelle mani di Lei, partecipando così, in certo modo, alle sue altissime operazioni; perché con essa siamo il segno tangibile della dominatrice amabilissima Regalità di Maria; perché con essa la Madre ci unisce meglio al suo Figlio divino (torna l'Ad Iesum per Mariam) e ci procura una gloria speciale in cielo; perché con essa emuliamo gli Angeli e i Santi che servono la celeste Sovrana e, in certo modo, anche lo stesso Cristo, che le fu sottomesso in terra e fa i suoi materni voleri in cielo.

II) Convenienza e superiorità di tale consacrazione. Esse risultano dal fatto che è sommamente decente e onorifico per noi essere schiavi di Maria, se pensiamo che Lei fu l'ancella di Dio, l'ancella di Cristo e l'ancella in desiderio, della futura Madre di Dio, quando ancora non sapeva di essere Lei stessa l'Eletta dell'Altissimo; se pensiamo ancora che Gesù medesimo servì a Lei con sottomissione e pace. Dinanzi a tali esempi risalta quindi la superiorità della nostra Schiavitù sopra qualsiasi altra condizione.

III) Effetti meravigliosi di tale consacrazione. Il P. Ríos li compendia in questo pensiero: Maria si dà e comunica al suo schiavo per farne un altro Cristo. Frase breve e scultorea, racchiudente in sé tutta la dottrina della Santa Schiavitù. Noi ci diamo totalmente a Maria; Lei si dà a noi; noi ci trasformiamo, in certo senso, nel suo Figliolo: ecco raggiunto lo scopo della nostra vita. Scendendo più al particolare - dice il P. Ríos - tale consacrazione:

a) è un mezzo eccellente per procurare la maggior gloria di Dio, dato che in ogni cosa a questo dobbiamo tendere;

b) conduce direttamente all'unione con Dio, essendone la via facile, breve, perfetta, sicura;

c) largisce una grande libertà interiore, quella che è la vera libertà, libertas filiorum Dei;

d) procura grandi beni al nostro prossimo, sia in questa vita che in purgatorio;

e) ci fa conoscere meglio noi stessi, e perciò ci affina di più nello spirito;

f) ci fa partecipare della fede di Maria, pur non illudendoci di poterla uguagliare;

g) ci esenta da scrupoli, turbamenti e timori o, almeno, fa in maniera che Maria ce li attenui e ci sostenga maternamente nella lotta;

h) ci arma di gran confidenza in Gesù e Maria, per cui non temiamo di deviare dal retto cammino;

i) ci fa partecipi dei sentimenti del Cuore materno della Vergine;

l) farà sì che Maria produca Gesù nell'anima nostra; ecc.