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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Disputa della Immacolata Concezione in un dipinto di Maratta del sec. XVII

Immacolata Concezione di Maratta

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

Fondamenti dottrinali della Santa Schiavitù

 

"Tutta la nostra Schiavitù si fonda in quella grandezza, a cui la Vergine è stata elevata dalla SS. Trinità sopra ogni creatura, cioè all'essere associata alla divina famiglia con quei munificentissimi titoli di Figlia del Padre, Madre del Figlio e Sposa dello Spirito Santo; titoli i quali - posto che ci fosse sconosciuta la volontà di Colui, il quale volle che ogni cosa noi ottenessimo per mezzo di Maria - costituiscono per noi un triplice obbligo di sottometterci come schiavi alla Madre, alla Sposa e alla Figlia di casa di questa divina famiglia, dove è entrata a far parte" (S. GUTIERREZ ALONSO, oesa, La esclavitud mariana ..., El Escorial 1935, p. 23).

Maria è Figlia del Padre, perché sua primogenita e unigenita, perché a Lui vincolata con grazie particolari, perchè da Lui eletta amministratrice e signora dei nostri beni, perchè Sposa del Figlio: Sposa del Figlio come anima eminentemente giusta e santa (e tali anime sono spose di Gesù, specialmente le vergini), per il consenso prestato all'incarnazione (che è uno sposalizio con la natura umana, nella circostanza rappresentata da Maria), per il concorso che prestò all'opera della Redenzione (come due sposi, Lei e Gesù, che si prestano vicendevole aiuto, in modo particolare nelle situazioni più scabrose), perché la Madonna è tipo della Chiesa (che è sposa di Cristo).

Lei è Madre del Figlio, a ciò singolarmente predestinata ab aeterno e unita nello stesso decreto divino dell'Incarnazione del Signore. E' infine Sposa dello Spirito Santo, la vera Sposa, l'unica degna di esserlo, da Lui stesso formata secondo il proprio gusto e colmata di doni, per mezzo della quale Egli è divenuto fecondo nelle creature. Ma queste relazioni intime di Maria con le tre Persone divine sono - diremmo - il fondamento remoto della Santa Schiavitù. Bisogna ora considerare alcune verità basilari, che ne sarebbero come il fondamento prossimo.

a) Prima verità - Cristo è il nostro ultimo fine e la causa prima della nostra predestinazione e su noi esercita un dominio spirituale, politico, utile, diretto; perciò noi dobbiamo a Lui tutto riferire e a Lui andare. Ma a Lui si va per mezzo di Maria, che gli è intimamente e singolarmente unita: ad Iesum per Mariam. E si va a Lui e a Maria nella convinzione che a Lui, in linea primaria, e a Lei, in linea secondaria, apparteniamo.

b) Seconda verità - Maria è Madre di Dio. E' un titolo, questo, di tanto alta dignità che non ha l'uguale tra le creature, all'infuori di quanto si può dire di Cristo come uomo; è la radice di ogni prerogativa mariana; dice una grandezza quasi infinita; è fonte del dominio della Vergine su tutte le cose. Molte e geniali considerazioni fa il P. Rìos su la Maternità divina; ma siamo costretti a tralasciarle.

c) Terza verità - Maria è Madre nostra, sia perché siamo fratelli del suo Figlio Gesù; sia perché ci ha generati spiritualmente ed è causa secondaria della nostra predestinazione, dato che ha partorito l'Autore primario della nostra predestinazione. Sulla maternità spirituale di Maria verso di noi molto si diffonde il P. Rìos, specialmente parlando del Cuore di Maria, per cui meriterebbe di essere chiamato "Apostolo del Cuore di Maria", oltre che della Santa Schiavitù. Egli "stabilisce questi bei principi:

1° Vi sono due officine o fonti d'ogni grazia: la prima, il Cuore stesso santissimo del Redentore ..., l'altro tesoro, fonte e officina, è il Cuore della Madre del bell'amore e il petto sacratissimo della Vergine Maria. 2° Il Cuore della Vergine è l'officina dove si forgiarono tutti gli strumenti della nostra salvezza.

3° Il Cuor di Maria è simbolo dell'amor di Lei verso gli uomini ..., è calamita che attrae a sé i cuori ...

4° Bisogna rendere ossequio al Cuor di Maria (e il P. Rìos propone in pratica un exercitium cordis o contratto d'amore).

5° I frutti della devozione al Cuor di Maria sono così espressi dal P. Rìos: Quisquis venam hanc reperit ut extrahat inde aurum caeleste, cito replebitur divitiis omnium gratiarum; quisquis cor suum Cordis Mariani laudibus impenderit, occupationem ei dederit omnium honestissimam, mancipio Deiparae dignissimam et vere sibi utilissimam" (F. DI PAOLA SOLA', sj, La devozione al Cuor di Maria in Spagna, in Estudios Marianos, 3 (1944), p. 447ss.).

d) Quarta verità - Maria è la Corredentrice del genere umano, per il consenso prestato all'Incarnazione, quando le venne annunciata dall'Angelo; per il sangue del Redentore, ch'Egli prese dalla Vergine incarnandosi in Lei; per il consenso che accordò, acciocché il suo divino Figlio fosse immolato per la salvezza del mondo; per le pene da cui fu trafitta, assieme a Gesù, sul Calvario sotto la Croce; per l'esortazione a redimere l'uomo decaduto, che Lei avrebbe espresso a Cristo con tal insistenza da indurvelo anche se, per un caso impossibile, Egli avesse titubato. A proposito dei dolori sotto la Croce il p. Rìos sostiene che Lei soffrì gli stessi dolori del Figlio: sia perché quelli di Lui si ripercuotevano sul cuore di Lei in modo da dissanguarlo, sia perché Gesù l'associò a sé per essere tutti e due causa della nostra salute spirituale, sia perché il cuore dell'Uno e dell'Altra era come un sol cuore e, di conseguenza, quel che succedeva nel cuore del Figlio suscitava un'eco profonda in quello della Madre.

e) Quinta verità - Maria è Mediatrice di tutte le grazie, sia riguardo all'universalità di quelle che intercede, sia riguardo all'universalità delle persone per cui intercede: intercede qualunque sorta di grazie, senza eccezione per alcuna persona. Ella possiede tutte le doti per far questo: ha, cioè, scienza, potere e amore in un grado singolarmente eccelso. Di conseguenza è più adatta di qualsiasi creatura all'ufficio di Mediatrice e Dispensatrice di grazie e, Madre tenerissima com'è, continuamente vi attende. Per il P. Rìos è sentenza certissima che l'inesausto tesoro dei meriti di Cristo è stato affidato alle mani materne di Maria: questa certezza riecheggia in ogni suo scritto, specialmente nelle ferventi orazioni che compose. Anzi la Mediazione universale di Maria per lui è verità proxima fidei. A proposito della scienza, del potere e dell'amore della Madonna, egli si addentra a parlare diffusamente della pienezza di grazie di cui fu estremamente ricolma. Ma qui sarebbe troppo lungo seguirlo.

f) Sesta verità - Maria è Regina universale. A questo privilegio si riallaccia particolarmente la Schiavitù Mariana; e perciò il P Rìos ne tratta con preferenza e ammirabile competenza. Prima di tutto afferma che la Vergine costituisce essa sola una gerarchia superiore a tutte le create gerarchie e si sforza di determinare la natura di tale gerarchia, riscontrandola nel fatto specifico che, sedendo Essa alla destra del Signore, sia perciò Signora e dominatrice dovunque domina Lui. Il dominio di Lei ha la radice profonda nel fatto di essere Madre di Dio. E, come Gesù è Re universale per diritto di natura e di conquista, così è Regina universale la Sua Madre, sia perché Madre del Re, sia perché partecipò con Lui alla conquista delle nostre anime come Corredentrice. Il P. Ríos si diffonde poi a provare che Maria, di diritto e in radice, fu Regina universale fin dal momento in cui venne concepita; di fatto ottenne tale dominio quando Gesù in Lei s'incarnò; di questo dominio prese solenne possesso nella Assunzione al cielo, quando ebbe lo scettro, il trono, il diadema e le vesti regali. E ora il suo dominio si estende a tutto il creato: paradiso, purgatorio, inferno, Angeli, Santi, viatori buoni e traviati, terra e firmamento intero.