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LA VITA DI SANT'AGOSTINO: a Cassiciaco nella villa di Verecondo

Agostino, Monica, Adeodato e Navigio nel rus Cassiciacum di Verecondo: vetrata nella cattedrale di S. Agostino  a Ippona

Ippona: vetrata con Agostino e familiari a Cassiciaco

 

 

A Cassiciaco nella villa di Verecondo

 

 

 

L'amico Verecondo gli offre la sua villa di Cassiciaco, l'odierno Cassago in Brianza, e Agostino si ritira nella quiete delle Prealpi con la madre, il figlio, il fratello Navigo, Alipio, gli amici e discepoli di Tagaste Trigezio e Licenzio, i cugini Lastidiamo e Rustico.

Qui ritempra la sua salute e perfeziona la meditazione su alcuni temi fondamentali.

Nel silenzio e nella pace della natura hanno inizio le dispute di filosofia su tre argomenti: la certezza, la felicità, il male. Frutto delle discussioni con gli amici sono quattro Dialoghi: Contro gli Accademici, La Felicità, L'Ordine, La Grandezza dell'anima e i Soliloqui.

Medita, prega, legge con indicibile gaudio i Salmi; passa molte ore del giorno in dispute e colloqui con familiari e amici.

La villa di Cassiciaco diventa un cenacolo di alta cultura e di spiritualità. Agostino si mostra dottore di inesauribile vena, di eccezionale equilibrio, di saggezza straordinaria.

Sotto il meraviglioso cielo di Lombardia, in vista da una parte degli sterminati orizzonti della sua vasta pianura, dall'altra delle Alpi maestose e candide di nevi, tutto lo incanta e lo spinge a sognare la fulgida visione della verità, "ad cantandum de medullis omnibus ".

 

 

 

 

Gratias tibi, Deus noster !

Tui sumus. Indicant hortationes et consolationes:

fidelis promissor reddis Verecundo pro rure illo eius Cassiciaco,

ubi ab aestu saeculi requievimus in te,

amoenitatem sempiterne virentis paradisui tui

quoniam dimisisti ei peccata super terram in monte incaseato,

in monte tuo, monte uberi.

 

AGOSTINO, Confessiones 9, 3, 6