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Un mulino sul Gambajone

Tribuna riservata ai duchi Visconti nella chiesa di Cassago

Tribuna riservata ai duchi Visconti

 

 

Un mulino sul Gambajone

di Luigi Beretta

 

 

 

Il 14 gennaio 1850 le pubbliche autorità eseguirono una ricognizione al nuovo fabbricato che il duca Uberto aveva costruito vicino al ponte sul Gambajone sul confine fra Cassago e Bulciago. Furono presenti, in rappresentanza della proprietà e dei Comuni di Cassago e Bulciago, il signor Antonio Bardelli, Agente a Cassago del duca, il signor Antonio Caldirola in sostituzione del conte Pietro Paduli deputato di Cassago, il signor Stefano Villa sostituto dell'ing. Antonio Perogalli deputato di Cassago, il signor Carlo Gaffuri con delega del conte Filippo Taverna deputato di Bulciago e il signor Francesco Brenna sostituto di Giuseppe Bellini anch'egli deputato di Bulciago.

Collaudatore fu l'ingegnere Giacomo Beretta incaricato dall'amministrazione austriaca di verificare l'esecuzione a regola d'arte dell'edificio costruito da Giuseppe Tresoldi che era anche l'appaltatore della manutenzione del ponte. Come recita il verbale "lo scopo della presente visita è quello di riconoscere se la nuova fabbrica erettasi ... lo sii stato in conformità di quanto fu preventivamente stabilito e di cui qui appresso ne viene succintamente tessuta la storia di fatto a guida dell'odierno operato. E' da premettersi che la Strada Comunale di Cassago e Bulciago viene attraversata dal torrente Gambajone che ivi serve di divisione ai due summenzionati territorij e su del quale, per passaggio della strada avvi corrispondente ponte in vivo, il cui piano superiore trovasi elevato di circa m. 7 sul letto del torrente medesimo, sussistendovi in continuazione, ad esso ponte, tanto prima, che dopo, un'argine sostenuto da muro in calce, su del quale poi distendesi ed in regolari piani la menzionata strada medesima. La manutenzione dell'arco del ponte viene sostenuto metà per parte dalle cointeressate Comuni di Bulciago e di Cassago, sostenendo ciascuna quella del successivo argine e superiore strada scorrente sul rispettivo territorio.

Nella primavera del precorso 1849 ideò il signor Bardelli di trarre profitto dalle acque del torrente Gambajone e quindi s'accinse all'erezione d'una fabbrica destinata per mulino da macina che appoggiar doveva con un fianco all'argine sinistro del'imboccatura del suaccennato ponte, nel fondo a zerbo del sullodato signor Duca Visconti e con altro fianco aveva a lambire il letto del ripetuto torrente Gambajone. Conscio il signor Bardelli delle disposizioni recate dalli SS. 68 e seguenti del vigente Codice di Procedura, si accinse di buona fede all'erezione della di lui indicata fabbrica, per cui la Deputazione di Bulciago per la prima e indi quella di Cassago, ambedue cointeressate, come si osservò, alla manutenzione dei lavori di fabbrica quivi già da lui intrapresi tuttoché la fabbrica si eseguisse sul fondo del signor Duca Visconti e come poscia stabilito un sopraluogo.

Ebbe luogo infatti la visita in sito il giorno 9 maggio 1849 dalle parti cointeressate ed in quella mediante processo verbale fu stabilito la Qualità e la Quantità dei lavori che il signor Bardelli avesse da eseguire in contatto della proprietà comunale, il metodo della loro esecuzione, il tempo della loro ultimazione, i compensi da farsi alla proprietà comunale per la promiscuità di alcuni muri ed il modo di regolare la successiva manutenzione di questa. Non oltrepassarono che pochi giorni dacchè furono stipulate le preaccennate convenzioni, che venne interdetto al signor Duca Uberto Visconti l'amministrazione di propri Beni, deputato essendogli curatore l'Egregio signor Ingegnere Salvatore Caccianino di Milano, per cui le Amministrazioni Comunali di Cassago e di Bulciago si rivolsero a quest'ultimo onde ottenere la sanzione delle preaccennate convenzioni 9 maggio, perciò che riflettessero l'interesse del da lui cautelato Nobile signor Duca Uberto Visconti.

Trovò il prelodato signor Ingegnere Caccianino primieramente di modificare l'art. IV delle convenzioni suddette, in cui erasi stabilito che la manutenzione dei muri della Nuova fabbrica Visconti avesse ad essere in perpetuo sostenuta a tutte spese della Casa Ducale, instando Egli perché tale manutenzione avesse a sostenersi promiscuamente fra la Comunità di Cassago e la Casa Ducale, dacchè ambedue queste proprietà servivano contemporaneamente essi muri. Ed in secondo luogo chiese la facoltà di poter aprire un'apertura d'uscio che dalla strada sul menzionato ponte comunicasse al nuovo fabbricato Visconti colla contemporanea modificazione dell'aderente parapetto, ivi cingente la strada in armonia al nuovo fabbricato.

Le cointeressate deputazioni di Cassago e di Bulciago (sentito il parere del sottoscritto Ingegnere Comunale fluente dall'evasione 2 novembre 1849) annuirono alle richieste come sopra sporte dal Curatore signor Ingegnere Caccianino e poscia subordinato tutto il carteggio alla Tutoria Autorità Superiore Amministrativa ebbe pur d'essa ad approvare le une e le altre mercè la rispettata ordinanza 14 novembre 1849 n. 19255/789 dell'I. R. Delegazione Provinciale di Como che comunicata al signor Ingegnere Caccianino nella qualità come sopra di Curatore del signor Duca Uberto Visconti, diede ordine al signor Bardelli di tosto versare nella Cassa Comunale di Cassago la convenuta somma di compenso e che si desse sollecito compimento ai lavori della fabbrica di cui retro, già da tempo sospesi. Versava infatti il signor Bardelli nella Cassa Comunale di Cassago in piena tacitazione delle pretese comunali (siccome emerge dalla Bolletta n. 1 in data 8 novembre 1849 dall'Esattore Comunale di Cassago Ghislanzoni-Beretta e di cui più abbasso ne verrano identificate le partite nonché le spettanze fra essi cointeressati Comuni la somma di L. 255.23).

... dalle osservazioni esposte nel Processo verbale di visita risultando pienamente evasi gli oneri assuntisi dagli Agenti pel Signor Duca Visconti in ordine all'erezione della Fabbrica in contatto di esso Ponte il sottoscritto Ingegnere delegato, salvo la superiore approvazione, dichiara collaudabili le opere eseguite dagli Agenti pel signor Duca Visconti nella costruzione della propria fabbrica in contatto al Ponte Gambajone, tassativamente però a tutto quanto riflette l'interesse dei due Comuni di Cassago e di Bulciago, anche perché di essi venne già versato nella Cassa Comunale di Cassago la convenuta somma di L. 225.23 ... che la suddetta somma di L. 225.23 versata nella cassa Comunale di Cassago debba essere intesa divisa fra le cointeressate Comuni come segue:

A Cassago L. 177.78

A Bulciago L. 77.45

Aversi a dare al signor Duca Visconti la facoltà di far erigere a proprie spese un acquedotto trasversale alla strada che scorre sul ponte Gambajone ed in vicinanza della di lui nuova fabbrica, onde così togliere i danni alla fabbrica stessa causati dalle acque ivi scorrenti. Che stante la rigida stazione in cui fu compita la nuova fabbrica Ducale in contatto dei muri del ponte Gambajone e la recente sua ultimazione, sii vincolato al precedente collaudo alla gratuita manutenzione di esse opere a tutto il mese di settembre 1850 per parte del signor Duca Visconti e doversi a di lui spese ripetere col mezzo dell'Ingegnere che sarà destinato ai collaudi delle opere Comunali in manutenzione pel 1850, previa visita locale, un certificato da cui risulti che a causa delle opere ivi eseguite non abbiano sofferto detrimento alcuno i muri del ponte gambajone e sue adiacenze e che il nuovo acquedotto da costruirsi come sopra sia poi stato eseguito a senso delle relative prescrizioni. Finalmente deve stare a spese al Signor Duca Visconti le competenze Peritali, riflettenti tanto l'unito verbale di ricognizione 14 gennajo 1850, quanto quello del successivo certificato di cui sopra.

L'ingegnere collaudatore Giacomo Beretta."

Conclusa favorevolmente la costruzione del mulino, il fattore Antonio Bardelli nel 1851 ebbe l'idea di dotare l'edificio sul Gambajone anche di una sega ad acqua. E' del 31 dicembre la prima richiesta di autorizzazione a procedere rivolta alla Amministrazione della Casa Ducale:

"Alla lodevole Amministrazione della Sostanza Visconti Modrona

Cassago li 31 Dicembre 1851

Appena al di sotto del ponte Gambajone trovasi bosco di proprietà della Casa sul cui confine di ponente scorre il Torrente Gambajone con una pendenza dal detto ponte al bosco soprannominato non minore di braccia 13 tavole 6. E da una tale differenza di livello il sottoscritto avrebbe ideato di potersi costruire sul confine di ponente del Bosco una sega ad acqua che riuscirebbe certamente di lucro alla Casa sia affittandola sia tenendola per economia e come si riserva provarlo all'atto di visita del Perito dell'Amministrazione. Spera il sottoscritto che il di lui progetto sarà preso in considerazione e fiducioso perciò si rassegna.

Umilissimo Servitore

Antonio Bardelli Fattore."

La richiesta fu presa in considerazione: al 17 maggio 1852 risale un preventivo di spesa che riguardava soprattutto la costruzione di un mulino con tre separate macine da grano. Fu la Fabbrica di Macchine e Fonderia di Ferro Schlegel & C. all'Helvetica, che risiedeva a Porta Nuova a Milano, a fare l'offerta di cui conosciamo tutti i dettagli. Il progetto è quanto mai interessante poiché offre uno squarcio sulla tecnologia dell'epoca:

"Costo preventivo per l'Ill.ma casa Visconti di Modrone per 3 Maccine da Grano divisi.

 

PRIMO MULINO

1 Ruota idraulica Diam. 7.00 e 0,40 larghezza per una cascata di mt. 7,20 e per il consumo dell'acqua variabili per la forza da 2 a 3 cavalli contenente i seguenti pezzi di ferro,

Ghisa completa per una ruota 1

Albero con 2 supporti Placche di fond. E ritti con Chiavette e Rosetta

8 Braccia dalla Rosetta ai Segmenti

16 Tiranti dalla Rosetta ai Segmenti

16 Segmenti in Ghisa colle giunture

50 Palette alli detti Segmenti ........ K 3000

8 Braccia per l'union de Bracci ........... K III L. 30000

1 ZahnKranz in 8 Segmenti

Tutti i viti di legazione

 

MOVIMENTO PER FERRAMENTA INTERNA

1 Pignone che ingrana nel ZahnKranz

1 Albero con 2 supporti e Placche di ferro

1 Pajo ruote conichine per la macina

1 Supporto e Crapodino completo

1 Albero verticale per la macina

1 Bussola per l'Albero per la macina

1 Registro per la macina e viti circa Kilogrammi 3500 L. 4050."

 

Gli interessi attorno alle proprietà al Gambajone e allo sfruttamento della forza motrice delle acque del torrente spinsero il duca Uberto a chiedere alla Comunità di Cassago il permesso di costruire una nuova strada di accesso al ponte sul Gambajone in cambio della vecchia. Fu fatta una richiesta ufficiale cui seguì una assemblea generale che doveva decidere sulla proposta del duca Uberto:

" REGNO LOMBARDO VENETO PROVINCIA DI COMO DISTRETTO DI MISSAGLIA

AVVISO

Nel giorno di Giovedì che sarà al 22 del corrente mese di Dicembre alle ore 11 mattino nel solito pubblico luogo del Comune di Cassago si unirà straordinariamente il Convocato generale dei possessori estimati di deliberare sulla proposizione inoltrata dalla Casa Ducale Visconti di Modrone di costruire a proprie spese apposita strada e sui propri fondi in territorio di Cassago contro cessione della esistente Comunale mittente al Gambajone, sotto condizioni portate dal progetto dell'ingegnere Beretta, visto dalla Deputazione Comunale. Sono quindi invitati i signori Deputati amministratori o loro sostituti l'Agente comunale, il Deputato alla tassa personale ed in generale tutti i possessori estimati o loro procuratori.

Avendo sì gli uni che gli altri le legittime qualità ad intervenire al convocato, ove mediante le solennità prescritte dalla Governativa Notificazione 12 aprile 1816 si passerà alle opportune deliberazioni, osservandosi che gl'individui mancanti si riterranno per assenzienti a quanto verrà stabilito dagl'intervenuti e davvertendo che a termini degli articoli 20 e 21 della stessa Governativa Notificazione nel caso che non intervengano almeno cinque possessori estimati oltre i Deputati, la Congregazione provinciale passerà a determinare sulle assentate proposizioni.

Dall'Ufficio dell'I. R. Commissario distrettuale il 2 dicembre 1853.

L'Imperial Regio Commissario Albrigi."

 

 

SANT'AGOSTINO E LE FONTI DEL GAMBAJONE

Un originale leggenda locale associa il torrente Gambaione alla figura di sant'Agostino. Secondo questi racconti presso il Gambaione esistevano delle sorgenti termali dove il santo avrebbe curato qualche suo malanno. La strada che da Cassago porta a Bulciaghetto ancora oggi è intitolata al vescovo d'Ippona e vi è ancora vivo il ricordo di quel lontano episodio, che è stata argutamente e scherzosamente riproposta recentemente dalla signora Zappa Alma in occasione dell'ordinazione sacerdotale di Mario Morstabilini che è cresciuto proprio al Gambaione e che, in un certo senso, ha seguito l'esempio di Agostino.

 

Oh che nocc u passa senza fa un pisulin !

El si ul perché ? Me se presente Sant'Agustìn.

Pensa e ripensa se la vurù dì propri in stu mument chì ?

In famiglia ne parli e la mie mam de prevost in materie

La tiri foe la tiritela.

Gustìn el gheve di dulur un poò gravi

El gheve bisogn ce curi termali

E propi al cunfìn tra Bulciaghètt e ul Gambaiòm

Gheve una sorgente d'acqua calda che la faceva ben a sti guarigiom.

Tutt i santi dì Gustìn el passava de lì

Dal castel de verecondo al Gambaiòm

e intant el se preparava a la sua cunversiom.

Passen secul passen an

E la fioritura l'è rivada quest'an.

Un certu Bergamasc el gh'eva un po' de gettòm

E la cumpraa ul Gambaiòm.

Cunt ul so asen e tutt la sua niada

El faceva innanz e indrè per sta scarpàda.

Cunt i tacc di so scarpòm "Mario" ul bagai del

Bergamasc del Gambaiòm

L'a fundaa ul pè in de la pusiziòm

Che a san Gustìn ghe fiurì la vucaziòm.

Tirèm i somm de quel de lì a quel bagai ghe vegnù

Un'agitaziòm e una voia de dì.

El doveva pulàc al papà Michel

Ma l'era sicur che lù quaicoss el ghe tirava adrè.I

nfatti che bruncàdae i vacc in stala chi ie curava ?

Ghe ul fen de taià ul furmentòm de catà.

Comunque a st'ura l'è tot superà

Dulur e gioia in sta maturà.

Perché credi che quant in di to man gh'è quell'ostia da te consacràda

Ul to coeur el gavarà vibraziòm de purtat a la cuntemplaziòm.

Regordes sempre del to paes un po' ignurant ma

Cunt ul coeur in man e quasi sant !

Larges per tot i to benediziòm in segn de la nostra Redenziòm.