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DIANA PIROVANO

Cortile interno del Palazzo Pirovano-Visconti

Cortile interno del Palazzo Pirovano-Visconti

 

 

DIANA PIROVANO

di Luigi Beretta

 

 

Sorella di Gaspare Pirovano alias Gaspare Triultio III°, andò in sposa al conte Giovanni Borromeo. Di lei conosciamo poco: vi si accenna in un atto del 1602 (Archivio Visconti di Modrone, fald. I-106, Araldica Pirovano diversi) che riguarda una procura fatta dal marito a favore del marchese Filippo Pirovano contro il cardinale Federico Borromeo.

Giovanni Borromeo, figlio di Francesco, costituì suo procuratore suo cognato Filippo, dottore collegiato, al fine esigere dall'arcivescovo e cardinale Federico Borromeo nonchè dal suo economo, dottor e mons. Lanfranco Rejna, Prevosto di sant'Ambrogio, la somma di 1500 imperiali.

Questa era infatti la quota che gli spettava delle 3000 lire imperiali che erano state lasciate e distribuite dal conte Renato Borromeo in uno strumento di divisioni ereditarie rogato il 13 maggio 1600 dal notaio milanese Hieronimo Rubeum. Diana rimase vedova e si risposò in seconde nozze con Giovan Battista Cantoni.

Fece testamento nel 1606 cui seguì una addizione della sua eredità ad opera dei fratelli Gaspare, Filippo dottore, Giulio Domenico cavaliere, Bartolomeo e Gio: Battista rogata dal notaio Gio: Maria Besozzo il 9 febbraio.

Diana ebbe tre figlie, Margherita, Giona e Cecilia: tutte e tre si fecero monache nel convento di S. Maddalena a Milano.