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IL DUCA PIROEULA

Sala con donne di Frans Francken (1581-1642) seguace di Rubens, dipinto conservato al Nationalmuseum di Stoccolma

Sala con donne di Frans Francken (1581-1642)

 

 

IL DUCA PIROEULA

di Luigi Beretta

 

 

Le vicende storiche dei Pirovano hanno suscitato forti emozioni nella popolazione generando racconti e storie che si sono stratificati nei secoli giungendo sino a noi. Il racconto più gettonato è quello che parla del duca Piroeula, che viene visto come una specie di don Rodrigo. Una versione raccolta ai Campiasciutti ci introduce a questa fantastica storia in cui si fatica a distinguere la realtà dalla immaginazione:

"Si narra che un tempo il duca Piroeula girava per il paese per catturare delle ragazze da possedere. Un giorno si recò ai Campiasciutti per prenderne una.

Avvertita da qualcuno, la ragazza cercò di rifugiarsi in casa e non trovò di meglio che nascondersi in una cassapanca. La cassapanca però era piccola e stretta e la ragazza ci stava a malapena. Per poter respirare lasciò aperto uno spiraglio sollevando il sedile con le dita di una mano. Infine giunse il duca convinto di trovare la ragazza, ma la madre gli assicura che non c'è. Prima di andarsene si sidede però sulla cassapanca e con il suo peso schiaccia le dita della ragazza, che, per non essere scoperta, cerca di sopportare il dolore senza emettere alcun grido.

Dopo aver conservato con la madre, il duca alla fine se ne va. Subito la madre, scampato il pericolo, alza il sedile della cassapanca per liberare la figlia dalla scomodissima posizione. Ma ha una brutta sorpresa: la figlia è ormai morta di crepacuore per il grande dolore che ha provato e ha dovuto sopportare quando il duca le ha schiacciato le dita.

Pur nella disperazione, la madre grida che è meglio che sia morta così piuttosto che finire nella mani del duca che l'avrebbe posseduta contro la sua volontà. Il duca era poi solito uccidere le ragazze e darle in pasto ad un serpente che teneva in un pozzo del suo castello."

L'analisi di questa storia rivela delle evidenti stratificazioni storiche che si sono sedimentate nei secoli: i Pirovano furono effettivamente i Signori di Cassago nel Seicento, ma avevano il titolo di marchese e non di duca, di cui si parla nel racconto, che spettava invece ai nobili Visconti. Il serpente cui si fa cenno è probabilmente una sovrapposizione tardiva che trae la sua origine dallo strano stemma dei Visconti che deve avere sollecitato la fantasia della gente. Su un fatto storico, la presenza dei Pirovano e di qualche episodio turbolento che li ha riguardati, si è dunque innestata una successiva rielaborazione che ha cointeressato i Visconti che furono eredi e parenti dei Pirovano.