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FOCA ACCETTA: LA CONGREGAZIONE DEGLI ZUMPANI E LA PROVINCIA DI CALABRIA

Il monastero agostiniano di Paola

Monastero di Paola

 

 

ORDINATIONI ET CONSTITUTIONI FATTE PER ME FRATE AGOSTINO DELLA ROCCELLA NEL PRESENTE ANNO DEL NOSTRO VICARIATO 1569

da AGA, Ii, vol. XI, ff. nn.

di Foca Accetta

 

da ANALECTA AUGUSTINIANA, LXVII (2004)

 

 

 

1. Ordiniamo e comandiamo sotto pena di essere trasgressori delli comandamenti del Sommo Pontefice e della scomunica promulgata da Sua Santità che ogni priore habbi da comprare un Breviario nuovo per monasterio, et Cosenza dui, per l'uno caso l'altro per l'altro, infra termine di un mese altrimenti si procederà [...] secondo il iuditio, et de che lo comprenderà.

2. Ordiniamo et comandiamo da parte del P. R.mo che nessuno frate di qualsivoglia sorte tenga denari, bestiami, tanto de mobili come de stabili o che habbia dato ad alcuno con polize, o con guadagno. Dopo lette le presenti fra lo spazio d'un mese habbiano da acogliere li detti denari et ponerli in deposito con suo proprio nome, et non potendo racogliere li detti denari, habbiano da racogliere le polize, scritture, altramente superandosi questo quelli saranno confiscati et attribuiti per quello monasterio et esso sarà tenuto proprietario; si sarà priore sarà privo de voce attiva et passiva per tre anni e punito da proprietario.

3. Ordiniamo et comandiamo che nessuno frate habbi da dare scorrette per la Congregatione né priore nè sudditi senza urgente necesità, ne fare liste, quadrigli, et simonie per le quali possino conturbare la Congregatione et sapendosi essendo priore sia casso d'ufficio e suddito punito et privato de voce per uno capitolo generale.

4. Ordiniamo ancora che nessuno habbi da dire male ne accusare, ne esaminare l'uno contro l'altro, ne renovi cose passate conformi alle constitutioni fatte dal R.do p. maestro Spirito nel capitolo nostro de Campo d'Arato passate per Sua P[aternità] R.ma quale constitutioni, dal priore vogliamo che si osservino per conservatione et onore comune di questa Congregatione.

5. Ordiniamo ancora che tutti li priori habbino da essere caritativji con gli hospiti. Li padri della Congregatione tanto con persone religiosi et estranei et di qualsivoglia sorte tanto priore, come suddito, tanto piccolo come grande.

6. Ordiniamo a tutti li priori che faccino imparare li diaconj, subdiaconj et novitij et che loro siano obedienti alli loro priori et sacerdoti.

7. Ordiniamo che nessuno priore habbi da recevere alcuno frate estraneo senza licenza in scriptis, ne habbi da vestire frati d'altra Religione, ne di qualsivoglia grado et conditione.

8. Ordiniamo che nessuno priore pona mano alle intrate del monasterio ma che lo procuratore sia diligente all'intrate et non essendo vadano per mano del sacristano, ma il priore habbi occhio sopra tutte le cose et che li fruiscano ben governati del vitto et governo loro.

9. Ordiniamo a tutti li priori che habbino da dare o fare spendere per li sacerdoti, calzette, pianelli et habbito di valuta di quattro ducati [...] et questo per essere penuria de panni che sono tanto cari. Et li Jaconi secondo sarà meritevole sarà nell'arbitrio delli priori, senza che nessuno sia aggravato, quale aggravio lo intenderemo noi alla visita che faremo.

10. Ordiniamo che nessuno frate vada fuora del distretto del monasterio senza licentia del suo priore, et quando accascherà andare vada con il compagno divotamente come conviene a Religiosi, et che nessuno porti armi proibiti, ma che l'armi de' frati siano breviarij, missali, et officioli et altri libri spirituali non proibiti.

11. Ordiniamo che s'habbi cura alli infermi de medici et medicinj et d'ogni loro bisogno conforme alle nostre Constitutionj.

12. Ordiniamo che nessuno frate lassi mangiare seculari in tavola de frati, ne garzoni, ne altra famiglia di casa ecetto si fosse alcuna persona d'autorità et il priore facendo il contrario in questo starà in terra la sesta feria per due hebdemoda con solita disciplina.

 

Frate AUGUSTINO DE ROCCELLA Vicarius indignus