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CICLo AGOSTINIANo di Miguel de Santiago a QUITO

Agostino ferito d'amore per il Cristo sofferente, opera di Miguel de Santiago nel convento agostiniano di Quito

Agostino ferito d'amore per il Cristo sofferente

 

 

MIGUEL DE SANTIAGO

1656

Monastero agostiniano di Quito

 

Agostino ferito d'amore per il Cristo sofferente

 

 

 

La tela fu certamente eseguita da uno dei migliori aiuti di Santiago e tratta un tema che non è presente in Bolswert. L'idea di raffigurare Agostino con il cuore trafitto non era del tutto nuova: Guariento l'aveva già proposta a Padova. Anche i minaturisti tedeschi lo mostrano spesso in ginocchio davanti alla croce con Cristo coperto di piaghe. A Quito si va oltre: il Cristo, in piedi, manda raggi di luce da ogni piaga del suo corpo verso Agostino. Il santo è vestito da vescovo, ma con il saio ben visibile. Il giovane Cristo cinto da un panno, tiene in mano la croce: il suo mantello si gonfia alle sue spalle. A sinistra Agostino prega, preludio alla visione.

 

Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.

AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1

 

 

Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse.

CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita   (Anversa 1616)