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CICLo AGOSTINIANo di Miguel de Santiago a QUITO

Agostino visita gli eremiti del monte Pisano, opera di Miguel de Santiago nel convento agostiniano di Quito

Agostino visita gli eremiti del monte Pisano

 

 

MIGUEL DE SANTIAGO

1656

Monastero agostiniano di Quito

 

Agostino visita gli eremiti del monte Pisano

 

 

 

La tavola è opera di aiuti di Santiago, che hanno ripreso completamente l'incisione di Bolswert. I personaggi non hanno vivacità e non mostrano movimenti liberi che riconducano i loro gesti a situazioni spontanee. Sulla destra in mezzo ad alberi rigogliosi Agostino conversa con due monaci vestiti da pellegrini come lui. In alto alla montagna si scorge l'eremo: a sinistra invece, alla foce di un torrente, la scena si completa con l'episodio della Trinità. Agostino che avanza con un grosso libro sotto il braccio verso un bambino che gioca sulla spiaggia a versare l'acqua con una conchiglia.

 

L'episodio relativo al passaggio di Agostino dal monte Pisano descrive leggende medioevali riprese principalmente dai testi di Giordano di Sassonia, nella sua Vita Sancti Augustini (ms. di Parigi, Arsenale, 251), e da Enrico di Friemar nel suo De origine et progressu Ordinis fratrum heremitarum.

Il Monte Pisano si eleva a nord-est di Pisa e a sud di Lucca. E’ costituito da una serie di cime la più alta delle quali è quella del Monte Serra (917 m), poco più basse il Monte Faeta e la Verruca. E’ ritenuta dai geologi una delle più antiche formazioni montuose d’Italia, pensano addirittura che si sia formato precedentemente al Pliocene, epoca in cui era una vera isola, come dimostrano molti reperti. Anche se negli anni ha subito cambiamenti nella forma e nella vegetazione, continua a rappresentare una vera rarità storico-naturalistica.

Orbene si tramanda che sant'Agostino abbia soggiornato presso l'eremo costruito su questo monte e presso quello di Rupecava per un lungo periodo, ed ammirato per lo spirito di queste comunità, le abbia prese come riferimento nello scrivere la regola per gli eremiti del suo ordine. Il Monte Pisano, noto anche con la forma plurale Monti Pisani (da non confondere con la denominazione omonima delle Colline pisane), è un sistema montuoso di modeste dimensioni, situato nella parte centro-nord della Toscana, e separa Pisa e Lucca. L'eremo o romitorio di Costa d'Acqua è uno dei più antichi eremi dei Monti Pisani ed è situato nei pressi di Calci. L'eremo fu prima dei Camaldolesi, poi degli Agostiniani di Pisa; è di piccole dimensioni, in stile romanico pisano, e presenta una sola navata, non ha abside.

Nel 1287 l'eremo passa agli Agostiniani del Romitorio di Agnano. Con un atto del 6 giugno, stipulato nel portico della chiesa di San Bernardo alla presenza di alcuni frati della Congregazione dei Camaldolesi, frate Salvi del Romitorio di Agnano costituisce Procuratori Generali dell'eremo fra' Giovanni di Cipriano, fra' Tommeo e fra' Michele.

Un documento del 1601 riporta che nella prima metà del 1100, San Guglielmo di Malavalle giunse all'eremo dopo aver vissuto presso l'Eremo di Santa Maria ad Martyres. San Guglielmo dimorò per diversi anni in una spelonca che si era costruito sul Monte Pruno, in penitenza e santità suscitando nei suoi compagni e discepoli grande ammirazione e devozione. Il borgo medievale di Cerasomma, deve probabilmente il nome alla cella dell'eremita Rustico ("Cella Somma" cella in alto, evolutosi in seguito in Cerasomma), ubicata presso l'antico romitorio agostiniano di S. Maria ad Martyres, chiamato anche "Lupocavo" o "Rupe Cava" nel quale secondo una leggenda locale avrebbero soggiornato S. Agostino e S. Guglielmo d'Aquitania.

Questo monastero-romitorio chiamato Eremo di Rupecavo - famoso sin dai riti Bacchici e Lupercali - aveva nelle sue due grotte un refettorio per i monaci e dove si tramanda che si fermò anche sant'Agostino d'Ippona per compilarvi il "De Trinitade".