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Agostino consegna la Regola ai monaci
AGOSTINO CONSEGNA LA REGOLA AI MONACI
L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.
Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.
L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.
Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.
11. 1. Progredendo intanto l'insegnamento divino, coloro che nel monastero servivano a Dio sotto la guida del santo Agostino e insieme con lui, cominciarono ad essere ordinati preti della chiesa di Ippona.
11. 2. Così di giorno in giorno s'imponeva e diventava più evidente la verità della predicazione della chiesa cattolica, e così anche il modo di vita dei santi servi di Dio, la loro continenza e assoluta povertà: perciò dal monastero che quel grande uomo aveva fondato e fatto prosperare con gran desiderio (varie comunità) cominciarono a chiedere e ricevere vescovi e chierici, sì che allora prima ebbe inizio e poi si affermò la pace e l'unità della chiesa.
11. 3. In fatti circa dieci uomini santi e venerabili, continenti e dotti, che io stesso ho conosciuto, il beato Agostino, richiesto, dette a diverse chiese, alcune anche molto importanti.
11. 4. D'altra parte costoro, che dal loro santo modo di vita venivano a chiese di Dio diffuse in vari luoghi, si dettero ad istituire monasteri, e poiché cresceva lo zelo per l'edificazione della parola di Dio, preparavano a ricevere il sacerdozio fratelli, che furono messi a capo di altre chiese.
11. 5. Pertanto progrediva per mezzo di molti e in molti la dottrina di fede salutare, di speranza e di carità insegnata nella chiesa, non solo in tutte le parti d'Africa ma anche nelle regioni d'oltremare: infatti con la pubblicazione di libri, tradotti anche in greco, grazie a quel solo uomo, con l'aiuto di Dio, tutto il complesso della dottrina cristiana venne a conoscenza di molti.
11. 6. Allora - com'è scritto - il peccatore a veder questo s'adirava, digrignava i denti e si struggeva (Sal. 111, 10); invece i tuoi servi - secondo quanto sta scritto - erano in pace con quelli che odiavano la pace e quando parlavano erano combattuti da quelli senza motivo (Sal. 119, 7).
POSSIDIO, Gesta Augustini 11, 1-6
La grande diffusione della Regola di Agostino come norma di vita monacale ricominciò nel secolo XI, soprattutto dopo che venne adottata dalle comunità dei Canonici Regolari prima in Francia e poi negli altri Stati europei. Quando si parla di Regola agostiniana nelle comunità canonicali, ci si riferisce sia alla Regula tertia o Praeceptum, che alla Regula secunda o Ordo monasterii.
L'Ordo monasterii, più esigente in quanto a disciplina, fu adottato tra gli altri, dai Canonici di Springiersbach e dai Canonici Regolari Premostratensi; tuttavia dopo il XIII secolo ad esso fu preferita la Regula tertia.
L'affermarsi della Regula tertia fu dovuto anche alla decisione del Concilio Lateranense IV del 1215 di considerarla una delle regole di riferimento per le nuove fondazioni religiose. Essa venne assunta dai Frati Predicatori, dai Servi di Maria e, in modo speciale, dagli Agostiniani i quali, però, aggiunsero all'inizio della Regula tertia la prima frase dell'Ordo monasterii. Fu subito chiaro per le nuove fondazioni agostiniane che il solo Praeceptum non poteva regolare la vita complessa di un Ordine: ad esso fu quindi aggiunta una serie di costituzioni, dichiarazioni, regolamenti, che avrebbero dovuto regolare con più precisione la vita monastica.
È stato stimato che il numero complessivo degli istituti che nel corso dei secoli hanno adottato la Regola agostiniana sia di circa 500. Il recupero della Regula ad servos Dei si può spiegare con l'autorità morale e dottrinale che Agostino aveva acquistato soprattutto come esempio di vita clericale povera, la concentrazione della Regula sulla vita apostolica della chiesa primitiva, l'essenzialità che la rendeva facilmente adottabile in qualunque contesto monastico.
LE rappresentazioni iconografiche di Agostino che consegna la Regola
Maestro di St. Sernin (XIII sec.) a Tolosa, chiesa di St. Sernin
Anonimo di Canterbury (1200-1300) a Firenze, Biblioteca Laurenziana, Plut. 12. 17
Giovanni da Rimini (1300-1305) a Rimini, chiesa di S. Agostino
Amanuense fiorentino (1300-1325) a Cortona, Biblioteca comunale e dell'Accademia Etrusca, ms. 22 f. 153v Legenda Aurea
Maestro del coro di sant'Agostino (1308-1318) a Rimini, chiesa di S. Agostino
Nuzi Allegretto (1315-1373) a Fabriano, Civica Pinacoteca
Maestro vetraio di Erfurt (1316-1324) a Erfurt, Chiesa di S. Agostino
Maestro di Wettingen (1330-1340) a Cleveland, Cleveland Museum of Art, ms. Ref 49.203
Guariento di Arpo (1338) a Padova, chiesa degli Eremitani
Bottega di San Juan (1340 ca.) a San Juan de las Abadesas (Girona), chiesa del Monastero
Maestro di Lluçà (1349-1370) chiesa di S. Maria del Priorato agostiniano di Lluçà
Giovanni da Rimini (1320-1330) a Rimini, chiesa di sant'Agostino
Amanuense di Lilienfeld (1349-1351) a Lilienfeld, Biblioteca dell'Abbazia, Cod. 151, fol. 208v
Niccolò di Pietro Gerini (1350-1399) a Parma, Collezione privata
Francesco di Bocco (1350-1400) a Fabriano, Civica Pinacoteca
Amanuense di Tolosa (1362) a Tolosa, Biblioteca ms. 91, f. 121
Amanuense di Tolosa (1362) a Tolosa, Biblioteca Nazionale, Ms. 91, f. 121a
Maestri campionesi (1362) a Pavia, S. Pietro in Ciel d'Oro
Giovannino de' Grassi (1365-1370) a Milano, Biblioteca Trivulziana, Codice 2262
Legrand Jacques (1365-1415) a Parigi, ms. 542 Biblioteca dell'Arsenale
Scultore marchigiano (1371) a Sant'Elpidio a Mare, chiesa di sant'Agostino
Bartolo di Fredi (1384-1388) a Montalcino, chiesa di S. Agostino
Martino di Bartolomeo (1389-1434) a Siena, ex Convento di S. Marta
Niccolò di Pietro (1394-1416) a Vaticano, Pinacoteca
Ludovico da Siena (1395) a Recanati, Museo Civico di Villa Colloredo Mels
Anonimo di Orvieto (XIV secolo) a Orvieto, Abbazia dei S. Severo e Martirio
Anonimo di Prato (XIV secolo) a Prato, chiesa di sant'Agostino
Scuola Svizzera (XV secolo), Tavola da Codice
Scuola amanuense francese (1415) a Londra, British Library, Innario ad uso degli eremitani
Anonimo lateranense (1400 ca.) in Località sconosciuta
Amanuense di Florian (1400-1450) a Sankt Florian, Biblioteca Abbazia dei Canonici Lateranensi
Giovanni di Paolo (1403 -1482) a Avignone, Musée du Petit Palais
Nelli Ottaviano (1410-1420) a Gubbio, chiesa di sant'Agostino
Maestro dell'Innario (1415) a Lecceto, convento agostiniano
Maestro dell'Osservanza (1430-1435) a Collezione privata
Historia Augustini (1430-1440) a Berlino, Gabinetto delle Stampe
Di Lorenzo A. (1433) a Firenze, Biblioteca Nazionale, ms. II
Paolo di Maestro Neri (1439-1450) a Lecceto, Chiostro de' Beati nell'Eremo
Manoscritto ms. 1483 Vita Sancti Augustini Imaginibus adornata (1450-1490) a Boston, Public Library
Amanuense di Bruxelles (1450-1500) a Bruxelles, Koninklijke Bibliotheeck Albert I
Serafino dei Serafini (1450-1500) a Ferrara, Palazzo Diamante
Scuola italiana (1450-1500) in Località sconosciuta
Bastiani Lazzaro (1480-1485) a Montevideo, Collezione privata
Miniatore lombardo (1481) a Cambridge, Fitzwilliam Museum, ms. MCClean 105
Anonimo Padovano (1485-1490) a Venezia, ex convento di Santo Stefano
Francia Giacomo (1510) a Bologna, S. Maria della Misericordia
Costa Lorenzo (1510) a Bologna, Santa Maria della Misericordia
Gozzoli Benozzo (1465) a San Gimignano, chiesa di sant'Agostino
Dürer Albrecht (1471-1528) a Rotterdam, Museo Boymans Van Beuningen
Barili Antonio (1475) a Pesaro, chiesa di S. Agostino
Anonimo di Carlisle (1484-1507) a Carlisle, Stalli del Coro della Cattedrale
Costa Lorenzo (1497) a Bologna, San Giovanni in Monte
Pinturicchio (1499) a Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
Da Cemmo Giovan Pietro (1500-1507) a Bergamo, Biblioteca Mai
Amanuense fiorentino (1500-1520) a Firenze, Biblioteca Laurenziana, ms. BR 18 c
Giovanni Maria da Treviso (1500-1550) a Siracusa, Galleria Regionale di Palazzo Bellomo
Melanzio Francesco (1507) a Montefalco, S. Illuminata
Mezzastris Bernardo (1507) a Montefalco, S. Illuminata
Maestro di Arezzo (1510-1520) a Arezzo, chiesa di sant'Agostino
Anonimo agostiniano (1514) in Mare Magnum Privilegia Fratrum Heremitarum Sancti Augustini
Piazza Albertino (1520) a Lodi, Chiesa di S. Agnese
Aspertini Amico (1508-1509) a Lucca, Chiesa di S. Frediano, cappella di sant'Agostino
Giovenone Gerolamo (1510-1555) a Digione, Musée des Beaux-Arts
Van Scorel Jan (1520) a Gerusalemme, chiesa di S. Stefano
Pietro Cavaro (1528) a Cagliari, Pinacoteca Nazionale
De Wayere Matteo (1538-1543) a Louvain, Stalli del Coro di S. Gertrude
Maestro di Actopan (1550-1560) ad Actopan, convento S. Nicola da Tolentino
Kartarius Marius (1570) a Parigi, Biblioteca Nazionale, Sezione Stampe
Caliari Carletto (1570-1595) a Venezia, Galleria dell'Accademia
Fanzago Cosimo (1591-1678) a Napoli, Museo Certosa di San Martino, Stalli dalla chiesa di S. Agostino
Anonimo marchigiano (1600) a Montefalco, chiostro di S. Agostino
Anonimo di Montefalco (XVII sec.) a Montefalco, chiesa di S. Agostino
Anonimo romano (XVII sec.) a Roma, chiesa di S. Agostino
Salmeggia Enea (1600-1626) a Milano, chiesa di san Marco
Ganassini Marzio (1605-1610) a Viterbo, chiostro della chiesa della SS. Trinità
Grattadio Ferioli (1614) a Milano, La Regola del Gran Padre Agostino
Cavedone Giacomo (1623) a Bologna, chiesa di san Salvatore
Schelte di Bolswert (1624) a Parigi, edizione a stampa
Schelte di Bolswert (1624) a Bruxelles, Aste di Arenberg del 12 ottobre 2018
Dominguez Miguel Montelaisia (1624-1626) a Antequera, chiesa di sant'Agostino
Malpiedi Domenico (1630-1640) a San Ginesio, convento di sant'Agostino
Maestro di Lubao (1638) a Lubao, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Praglia (1640-1660) a Praglia, Abbazia di S. Maria Assunta
Stemma Agostiniano (1649) a Roma
Jalón Juan Jerónimo (1650) a Huesca, chiesa di Santa Maria in Foris
Maestro di Como (1650-1690) a Como, chiesa di sant'Agostino
Gillier Nicolas (1654) a Bologna, edizione a cura di Agostino Aurelio Solimani
Miguel de Santiago (1656) a Quito, monastero agostiniano
Maestro di Diest (1660-1690) a Diest, chiesa di Santa Barbara
Guasparini Giuseppe (1669) a Cortona, chiostro convento S. Agostino
Hidalgo Garcia (1676) a Madrid, chiostro S. Felipe el Real
Stramot Nicolas (1677) a Diest, Chiesa del convento dei Crociati
Stemma Agostiniano (1686) a Roma
Massarotti Angelo (1690-1695) a Cremona, chiesa di sant'Agostino
Nettl Jiri Matej (1699) a Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře
De Espinal Juan (1700-1750) a Siviglia, Casa S. Juan de Aznalfarache
Bento Coelho da Silveira (1706) a Alhandra, chiesa di S. João Baptista
Waldmann Johann-Joseph (1708-1709) a Rattenberg, convento agostiniano
Maestro campano (1713-1727) a Teggiano, Chiostro del convento agostiniano
Calderon Pedro (1720-1730) a Chalma, Chiostro del convento di Nostro Signore Gesù Cristo e San Michele
Reiner Vàclav Vavrinec (1728-1730) a Praga, chiesa dei santi Tommaso ed Agostino
Zimmermann Johann Baptist (1729) a Weyarn, chiesa parrocchiale
Scuola lisboneta (1730-1740) a Coimbra, chiesa di santa Cruz
Maulbertsch Franz Anton (1753-1770) a Budapest, chiesa di santo Stefano Primo Martire
Gunther Mattheaus (1755) a Indersdorf, chiesa parrocchiale
Pischel Jakub (1756) a Havlíčkov Brod, monastero agostiniano
Scheffler Felix-Anton (1756-1757) a Baumburg, chiesa agostiniana
Klauber Sebastian e Baptist (1758) a Madrid, Biblioteca Nazionale
Maestro di Borovany (1760-1770) a Borovany, monastero agostiniano
Vela Giovan Battista (1765) a La Valletta, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Andria (1774) a Andria, chiesa di sant'Agostino
De Mita Vincenzo (1790) a Foggia, chiesa di sant'Agostino
Champigneulle Charles François (1829-1831) a Deauville, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Morelia (1850-1870) a Morelia, chiesa di sant'Agostino
Artista di Villanova (1883) a Villanova, chiesa di S. Tommaso di Villanova alla Villanova University
Maestro orientale (1892) a Istanbul, Cappella di S. Agostino nel quartiere Fenerbahçe
Maestro di Dublino (1900-1940) a Dublino, chiesa di sant'Agostino
Maestro vetraio bavarese (1909) a St. Augustine, cattedrale S. Agostino
Puchol Pablo (1911) a Valladolid, chiostro monastero filippino
Harry Clarke (1925-1930) a Dublino, chiesa di sant'Agostino
Maestro scultore (1928) a New York, chiesa di san Nicola da Tolentino
Briffa Giuseppe (1931) a Rabat di Gozo, chiesa S. Agostino
Filocamo Luigi (1951) a Cascia, Basilica di S. Rita
Zanter Gustave (1956) a Hosingen, chiesa di san Nicola
Coppens Leo (1960-1966) a Milano, Santuario S. Rita
Maestro di Philadelphia (1980-1990) a Philadelphia, Santuario di santa Rita da Cascia
Michetti Giorgio (1986) in una Raccolta Privata
Dimmel Peter (1987) a Ried in Riedmark, chiesa parrocchiale