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Tematiche iconografiche agostiniane: Madonna della Cintura

Madonna della Cintura tela di Cantarin

 

Madonna della Cintura

 

 

LA MADONNA DELLA CINTURA

 

 

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.

 

Gli autori sacri riportano due diverse tradizione sul culto di questa Madonna. In una si racconta di San Tommaso apostolo che, avuta notizia dell'imminente scomparsa della Madonna, giunto a Gerusalemme quando ella purtroppo era già morta, volle comunque vederla nella tomba: vi trovò però solo la sua cintura di cuoio, reliquia d'allora in poi molto venerata dai primi cristiani.

Un'altra tradizione è riportata nel libro di preghiere e istruzioni "Manuale di Filotea" dal famoso predicatore milanese dell'ottocento Giuseppe Riva: «La madre di S. Agostino. S. Monica. Fatta vedova del suo consorte Patrizio, e risoluta di imitare Maria SS. ma anche nell'abito, la pregò di farle conoscere come avesse vestito nei giorni della sua vedovanza, specialmente dopo l'Ascensione di Cristo al cielo. La B. Vergine non tardò a compiacerla. Le apparve poco dopo coperta di un'ampia veste che dal collo le andava ai piedi, ma di stoffa così dozzinale, di taglio così semplice, di colore oscuro che non saprebbe immaginare abito più dimesso e penitenziale. Ai lombi era stretta da una rozza cintura di pelle che scendeva fin quasi a terra, al lato sinistro della fibbia che la rinfrancava. Indi slacciandosi di propria mano la cintura, la porse a S. Monica, raccomandandole di portarla costantemente, e di insinuare tale pratica a tutti i fedeli bramosi del suo speciale patrocinio. Il primo ad approfittarne fu il figlio S. Agostino e da lui venne in seguito a diffondersi in ogni ceto di fedeli, specialmente per opera del benemerito Ordine Agostiniano, la cui regola, con poche modificazioni divenne comune a tutti gli ordini religiosi della vita attiva che furono più tardi istituiti. ... »

 

Le rappresentazioni iconografiche della Madonna della Cintura

Filippo Lippi (1456-1466) a Prato, Galleria Comunale

Brusasorci Domenico Riccio (1492-1567) a Viadana, chiesa arcipretale dei SS. Maria Assunta e Cristoforo

Cappelli Dionisio (1494) a Amatrice, chiesa di sant'Agostino

Buono Silvestro (1500-1600) a Campagna, chiesa SS. Trinità

Antonio da Como (1529) a Genova, chiesa della Nostra Signora della Consolazione, Refettorio

Jacopo Siculo (1544) a Leonessa, chiesa S. Pietro

Maestro di Sorrento (1550-1600) a Sorrento, chiesa SS. Annunziata

Anonimo di Massa (1600 ca.) a Massa Marittima, chiesa S. Agostino

Ricci Giovan Battista (1537-1627) a Roma, chiesa S. Agostino

Caporali Giovan Battista (1552) a Montefalco, chiesa di S. Agostino

Sensini Pietro Paolo (1555-1632) a Gualdo Tadino, chiesa di S. Agostino

Sanmarchi Orazio (1560-1580) a San Giovanni in Persiceto, Museo d'Arte Sacra

Ventura Mazza (1560-1638) a Fano, Pinacoteca di san Domenico di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

Curia Francesco (1568-1608) a Campagna, chiesa della SS. Annunziata

Braidi Michelangelo (1569-1660) a Narni, Chiesa di sant'Agostino

Michele da Fivizzano (1580-1600) a Fivizzano, chiostro convento agostiniano

Barrocci Federico (1580-1590) a Montepulciano, chiesa di sant'Agostino

Leoncini Lelio (1580-1595) a Fratte Rosa, chiesa di san Giorgio

Maestro milanese (1581) a Milano, chiesa di san Marco

Ramazzani Ercole (1585) a Osimo, chiesa S. Palazia

Cavagna Gian Paolo (1590-1599) a Bergamo, Accademia Carrara

Naldini Giovanni Battista (1591) a Prato, chiesa di sant'Agostino

Corona Leonardo (1591-1595) a Venezia, chiesa di santo Stefano

Damiani Felice (1593) a Foligno, chiesa di sant'Agostino

Lodovico Cardi detto il Cigoli (1559-1613) a Prato, chiesa di sant'Agostino

Ramazzani Ercole (1589) a Arcevia, Museo

Pandolfi Giacomo (1594-1599) a Rieti, chiesa S. Agostino

Ludovico Cardi detto il Cigoli (1595) a Pontedera, chiesa dei Santi Jacopo e Filippo

Morandini Francesco (1596) a Cortona, Duomo di Santa Maria

Cimatori Antonio (1599) a Urbino, chiesa di sant'Agostino

Anonimo di Mülln (XVII secolo) a Salisburgo, chiesa di Mülln

Pini Eugenio (XVII secolo) a Pozzuolo del Friuli, Cappella dell'Assunta, Villa Masotti

Anonimo agrigentino (XVII secolo) a Licata, chiesa S. Agostino

Anonimo di Bisceglie (XVII secolo) a Bisceglie, chiesa di S. Agostino

Anonimo di Centuripe (XVII secolo) a Centuripe, chiesa S. Agostino

Maestro di Licodia (XVII secolo) a Licodia, chiesa di S. Maria

Maestro materano (XVII secolo) a Matera, chiesa di sant'Agostino

Pittore veneto (XVII secolo) a Monselice, Quadreria del Duomo Nuovo

Rovello Giuseppe (1600) a Arcole, chiesa di san Giorgio

Maestro di Anghiari (1600-1610) a Anghiari, chiesa di sant'Agostino

Passerotti Ventura (1600-1610) a Rovigo, Pinacoteca Seminario arcivescovile

Anonimo di Agrò (1600-1620) a Forza d'Agrò, chiesa di S. Agostino

Ferro Pietro Antonio (1600-1620) a Teggiano, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Zogno (1600-1649) a Zogno, chiesa di Santo Stefano

Arisi fra' Sollecito (1600-1650) a Crema, chiesa S. Agostino

Anonimo di Cursi (1600-1650) a Cursi, chiesa convento agostiniano

Maestro di Montebruno (1600-1650) a Montebruno, Santuario di Nostra Signora

Maestro pavese (1600-1650) a Pavia, Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro

Maestro spagnolo (1600-1650) a Madrid, Museo del Prado

Scuola caravaggesca (1600-1650) a Pasturo, Santuario Madonna della Cintura

Anonimo di S. Costanzo (1600-1650) a San Costanzo (Pesaro), chiesa S. Agostino

Manna Giovan Battista (1600-1650) a Sangemini, chiesa di S. Giovanni Battista

Maestro lombardo (1600-1650) a Abbadia Lariana, chiesa di san Lorenzo

Maestro di Palazzago (1600-1699) a Palazzago, chiesa di san Giovanni Battista

Anonimo senese (1600-1699) a Massa Marittima, ex chiesa di S. Pietro all'Orto

De Lettiero Felice (1603) a Pesaro, chiesa S. Agostino

Calberti Orazio (1606) a Verrucchio, chiesa Collegiata di san Martino

De Ferrari Orazio (1606-1657) a Genova, Asta Boetto del 19 marzo 2013

Maestro di Marciana (1608) a Marciana, Santuario della Madonna del Monte

Nucci Virgilio (1609) a Cascia, chiesa S. Agostino

Guerrieri Francesco (1615) a Sassoferrato, Santa Maria del Ponte del Piano

De Schayck Ernst (1617) a Serra de Conti, chiesa di santa Maria Maddalena

Caccia Guglielmo il Moncalvo (1617-1629) a Milano, Santa Francesca Romana

Fontebuoni Anastasio (1619) a Tuscania, chiesa di sant'Agostino

Maestro lombardo (1620-1640) a Busto Arsizio, Museo di Arte Sacra

Ridolfi Carlo (1648) a Bovolenta, chiesa di sant'Agostino

Guerrieri Francesco (1621) a Fossombrone, chiesa S. Agostino

Cerezo Mateo (1626-1666) a Madrid, Museo del Prado

Festi Antonio (1628) a Oltre il Colle, chiesa SS. Trinità in località Zorzone

Maestro umbro (1628) a Spello, chiesa S. Maria Maddalena

Maestro ligure (1630-1640) a Celle Ligure, chiesa di Nostra Signora della Consolazione

Prudenti Bernardino (1631-1694) a Venezia, chiesa di S. Agostino [da Emanuele Cicogna (1789-1868) in "Delle iscrizioni di Venezia"]

Cantarini Simone (1632) a Fano, Pinacoteca Civica

Foschi Lorenzo (1641) a Grottazzolina, teatrino parrocchiale

Maestro laziale (1643) a Marino, chiesa di Santa Maria delle Grazie

Maestro di Sissano (1650) a Sissano, chiesa dei SS. Felice e Fortunato

Santini Bernardino (1650) a Arezzo, chiesa di S. Agostino

Maestro ligure (1650-1670) a Finale Ligure, basilica di S. Giovanni Battista, Sacrestia

Tori Giuseppe (1650-1670) a Bracciano, chiesa di Santa Maria Novella

Anonimo Frescante (1650-1680) a Pasturo, chiesa di San Giacomo Apostolo

Maestro di Prosto (1650-1699) a Prosto di Piuro, Oratorio di San Cassiano

Anonimo romano (1650-1700) a Roma, chiesa S. Agostino

Maestro delle Grazie (1650-1700) a Cavallermaggiore, Santuario della Madonna delle Grazie

Maestro fiorentino (1654) a Pulicciano, chiesa di santa Maria

Guidobono Bartolomeo (1654-1709) a Genova, chiesa di san Nicola da Tolentino

Dandini Vincenzo (1657) a Gandino, chiesa di S. Maria Assunta

Maestro di Salussola (1657) a Salussola, chiesa della Confraternita di san Nicola da Tolentino

Gortanutti Osvaldo (1660-1690) a Vodo di Cadore, chiesa di S. Giovanni Battista

Volpato Giovanni Battista (1670) a Montegaldella, chiesa di San Michele Arcangelo

Mignemi Nicolò (1670-1680) a Catania, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Castelfidardo (1680-1690) a Castelfidardo, chiesa di sant'Agostino

Maestro genovese (1680-1690) a Savona, chiesa di Nostra Signora della Consolazione

Boccanera Giacinto (1680-1746) a Nocera Umbra, chiesa di S. Giovanni

Pittore di Colere (1685) a Colere, chiesa di San Bartolomeo

Simonetti Domenico (1685-1754) a Polverigi chiesa SS. Sacramento

Celesti Andrea (1688-1689) a Avio, chiesa di santa Maria Assunta

Maestro lombardo (1690) a Fagnano Olona, Santuario della Madonna della Selva

Maestro di Fano (1690-1699) a Fano, Curia vescovile

Anonimo di Favaro (1690-1700) a Favaro Veneto, chiesa S. Andrea

Farinole Carlo Lorenzo (1690-1700) a Bastia, Oratorio della Santa Croce

Ghezzi Giuseppe (1690-1700) a Monte San Martino, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Brno (1690-1700) Edizione a stampa

Paladino Letterio (1691-1743) a Monticello, chiesa parrocchiale di sant'Agata

Anonimo di Alessandria (XVIII secolo) a Alessandria, chiesa di santo Stefano

Anonimo di Oneta (XVIII secolo) a Oneta, chiesa S. M. Assunta

Maestro della Cintura (XVIII secolo) in Collezione Privata

Maestro di Salemi (XVIII secolo) a Salemi, chiesa di S. Agostino

Villanueva Antonio (XVIII secolo) a  Orihuela, Monastero di san Sebastian

Villanueva Antonio (XVIII secolo) a  Orihuela, Monastero di san Sebastian

Zanchi Antonio (1700) a Schio, chiesa di S. Antonio Abate

Simoni Juan Bautista (1700-1710) a Madrid, chiesa S. Felipe el Real

Scultore siciliano (1700-1720) a Lercara Friddi, chiesa di san Matteo

Maestro di Giovinazzo (1700-1730) a Molfetta, Museo Diocesano

Pittore siciliano (1700-1740) a Santa Maria di Licodia, chiesa del Santissimo Crocifisso

Maestro umbro (1700-1749) a Montefalco, Convento della chiesa di S. Chiara

Anonimo lombardo (1700-1750) a Taceno, via Vittorio Emanuele 18

Maestro di Bulciago (1700-1750) a Bulciago, chiesa S. Giovanni Evangelista, Stendardo processionale

Maestro di Calco (1700-1750) a Calco, oratorio S. Agostino

Maestro di Centuripe (1700-1750) a Centuripe, chiesa di S. Agostino

Maestro lombardo (1700-1750) a Predore, chiesa arcipresbiterale

Maestro di Prosto (1700-1750) a Prosto di Piuro, Ospitale dei Poveri

Maestro di Rossano (1700-1750) a Rossano, Museo Diocesano di Arte Sacra

Maestro di Scandriglia (1700-1750) a Scandriglia, chiesa di S. Maria Assunta in Cielo

Maestro di Spello (1700-1750) a Spello, Monastero di santa Maria Maddalena

Maestro maltese (1700-1750) a La Valletta, chiesa di sant'Agostino

Pittore romano (1700-1750) a Roma, chiesa dei SS. Ildefonso e Tommaso da Villanova

Soderini Francesco (1703) a Firenze, chiesa di Santa Maria di Candeli

Ceccarini Sebastiano (1703-1783) a Mondolfo, chiesa di S. Agostino

Schulmaister Rudolph (1707) a Baustetten, chiesa di sant'Ulrico

Legnani Stefano il Legnanino (1708-1710) a Milano, chiesa di san Marco

De Matteis Paolo (1709) a Martina Franca, chiesa di sant'Agostino

Tuccari Giovanni (1710) a Valverde, Santuario di Maria Santissima

Maestro di Malinalco (1710-1720) a Malinalco, chiesa del Divino Salvatore

Maestro senese (1710-1720) a Siena, chiesa di sant'Agostino

Peroni Giuseppe (1710-1776) a Parma, Galleria Nazionale

De Matteis Paolo (1717) a Napoli, chiesa di santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone

Schiaffino Bernardo (1718) a Genova, Chiesa di Nostra Signora della Consolazione e di san Vincenzo

Quintana Domingo Hernández (1720-1730) a Tacoronte, chiesa Cristo Santissimo de los Dolores

Gabrielli Martino (1721) a Panchià, chiesa di San Valentino

Buzzi Giuseppe (1720-1740) a Vito d'Asio, chiesa di san Michele Arcangelo

Kaess Jean-Baptiste (1720-1750) a Ribeauvillé, chiesa della Provvidenza o degli Agostiniani

Viscardi Giuseppe (1720-1795) a Rieti, Museo dei Beni Ecclesiastici

De Ferrari Lorenzo (1722) a Genova, Palazzo Bianco

Maestro di Aibling (1723) a Au bei Bad Aibling, chiesa di san Martino

Donnini Girolamo (1725-1730) a Camerano, chiesa parrocchiale

Maestro di Ardesio (1725-1749) ad Ardesio, località Bani chiesa di san Giovanni Battista

Magatti Pietro Antonio (1726-1731) a Milano, chiesa di santa Francesca Romana

Buzzi Giuseppe (1727) a Pozzuolo del Friuli, chiesa di S. Andrea Apostolo

Gandolfi Ubaldo (1728-1781) a Riolo, chiesa di S. Pietro

Bonfigli Antonio (1729) a Siena, chiesa di santa Maria Maddalena

Tiepolo Giambattista (1730) a Trieste, Galleria Nazionale d'Arte Antica

Maestro di Montelparo (1730-1740) a Montelparo, chiesa di sant'Agostino

Gottardi Giovanni (1733-1812) a Roma, chiesa di S. Agostino

Tiepolo Giambattista (1735) a Milano, Museo Poldi Pezzoli

Cromer Giovanni Battista (1737) a Cartura, chiesa di Santa Maria Assunta

Pizzati Giovan Battista (1738-1806) a Padova, Chiesa degli Eremitani

Maestro piemontese (1740-1770) a Bene Vagienna, chiesa di Maria Vergine Assunta

Reina Giuseppe (1746) a Monte Carasso, chiesa dei santi Bernardino e Girolamo

Clerici Michele (1746-1751) a Chieti, chiesa di sant'Agostino

Conca Sebastiano (1750) a Gaeta, Museo Diocesano

Maestro di Zoldo (1750 ca.) a Coi di Zoldo, chiesa S. Pellegrino

Marinetti Antonio (1750 ca.) a Venezia, Palazzo patriarcale

Clemente degli Abbati (1750-1760) a Montefalco, chiesa di Santa Maria Maddalena

Maestro di Ripi (1750-1770) a Ripi, chiesa di sant'Agostino

Maestro palermitano (1750-1770) a Palermo, chiesa di san Gregorio Papa al Capo

Maestro di Oneta (1750-1799) a Oneta, chiesa S. Maria Assunta

Scuola salentina (1750-1799) a San Vito dei Normanni, basilica di S. Maria della Vittoria

Anonimo di Dalpe (1753) a Dalpe, Cappella della Confraternita "della Beata Vergine della Cintura"

Pittore di Gagliano (1754-1799) a Gagliano Castelferrato, chiesa di sant'Agostino

Suore di San Giuliano (1758-1759) a Prosto di Piuro, chiesa dell'Assunta

Maestro di Minalin (1764) a Minalin, chiesa di santa Monica

Maestro lombardo (1767) a Mantova, chiesa di sant'Egidio

Maestro veneto (1770) in Località sconosciuta

Milani Giuseppe (1770-1777) a Cesena, chiesa S. Agostino

Diano Giacinto (1770-1780) a Napoli, chiesa di sant'Agostino

Di Garbo Giuseppe (1770-1780) a Geraci Siculo, chiesa di San Bartolomeo Apostolo

De Mari Giovanni (1776) a Montoro, chiesa dell'Annunziata

Kuntz Taddeo (1776) a Madrid, Museo del Prado

Provenzani Domenico (1780) a Naro, chiesa di sant'Agostino

Agricola Luigi (1780-1790) a Roma, Stampa da Agapito Franzetti al Corso

Monti Nicola (1780-1790) a Castel di Lama, Chiesa Santuario Madonna degli Angeli di Villa Chiarini

Cimica Giovanni (1782) a Sansepolcro, chiesa di sant'Agostino

Calò Giovanni Battista (1789) a Andria, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Cave (1780-1799) a Cave, chiesa di S. Stefano

Wink Christian (1783) a Haag an der Amper, chiesa di san Lorenzo

Calvi Jacopo Alessandro detto il Sordino (1784) a Roccasecca

Tedeschi Piero (1791) a Cartoceto, convento di S. Maria

Soliani Eredi (1800-1825) a Marsiglia, Museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo

Maestro di Campagna (1800-1850) a Campagna, chiesa SS. Annunziata

Gennaro della Monica (1836-1917) a Teramo, chiesa di san Matteo

Maestro di Ruvo (1840-1860) a Ruvo, chiesa di san Rocco

Balbi Filippo (1844) nella chiesa della Madonna della Neve, Frosinone

Gagliardi Pietro (1845) a Corneto, chiesa S. Maria di Valverde

Faistenberger Simon Benedikt (1749) a Sankt Ulrich am Pillersee, chiesa di sant'Ulrico

Maestro di Ardesio (1850-1899) ad Ardesio, località Bani chiesa di san Giovanni Battista

Maestro di Casciago (1850-1900) a Casciago, chiesa parrocchiale

Gagliardi Pietro (1851) a Tolfa, chiesa della Madonna della Sughera

Bernardino Delfico (1853) a Teramo, chiesa di S. Agostino

Anonimo di Ferno (XIX secolo) a Ferno, Stendardo processionale della Parrocchia dei ss. Martino vescovo e Antonio abate

Fontana Luigi (1858) a Tolentino, Basilica di San Nicola, cappella della B. V. Consolazione

Basile Gaetano (1894) a Cirò, chiesa di S. Maria de Plateis

Malatesta O. (1894) ad Agnone, chiesa di san Nicola

Sibella A. (1896) a Calco, oratorio S. Agostino

Maestro vetraio di Gand (XX secolo) a Gand, chiesa S. Stefano

Riva Giuseppe (1900) a Zogno, località Stabello chiesa di S. Stefano Protomartire

Troja Tito (1902) a Andria, Santuario della Madonna dei Miracoli

Galmés Guillem (1900-1910) a Palma di Maiorca, chiesa di Nostra Signora del Soccorso

Hausinger Sebastian (1924) a Törwang, chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria

Mayer Franz (1925-1930) a Dublino, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Chieri (1930) a Chieri, via sant'Agostino

Harry Clarke Studio (1942) a Limerick, chiesa di sant'Agostino

Maestro di Suffern (1996) a Suffern, New York, monastero di Tagaste