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Madonna della Cintura
LA MADONNA DELLA CINTURA
L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.
Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.
Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.
Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.
La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.
Gli autori sacri riportano due diverse tradizione sul culto di questa Madonna. In una si racconta di San Tommaso apostolo che, avuta notizia dell'imminente scomparsa della Madonna, giunto a Gerusalemme quando ella purtroppo era già morta, volle comunque vederla nella tomba: vi trovò però solo la sua cintura di cuoio, reliquia d'allora in poi molto venerata dai primi cristiani.
Un'altra tradizione è riportata nel libro di preghiere e istruzioni "Manuale di Filotea" dal famoso predicatore milanese dell'ottocento Giuseppe Riva: «La madre di S. Agostino. S. Monica. Fatta vedova del suo consorte Patrizio, e risoluta di imitare Maria SS. ma anche nell'abito, la pregò di farle conoscere come avesse vestito nei giorni della sua vedovanza, specialmente dopo l'Ascensione di Cristo al cielo. La B. Vergine non tardò a compiacerla. Le apparve poco dopo coperta di un'ampia veste che dal collo le andava ai piedi, ma di stoffa così dozzinale, di taglio così semplice, di colore oscuro che non saprebbe immaginare abito più dimesso e penitenziale. Ai lombi era stretta da una rozza cintura di pelle che scendeva fin quasi a terra, al lato sinistro della fibbia che la rinfrancava. Indi slacciandosi di propria mano la cintura, la porse a S. Monica, raccomandandole di portarla costantemente, e di insinuare tale pratica a tutti i fedeli bramosi del suo speciale patrocinio. Il primo ad approfittarne fu il figlio S. Agostino e da lui venne in seguito a diffondersi in ogni ceto di fedeli, specialmente per opera del benemerito Ordine Agostiniano, la cui regola, con poche modificazioni divenne comune a tutti gli ordini religiosi della vita attiva che furono più tardi istituiti. ... »
Le rappresentazioni iconografiche della Madonna della Cintura
Filippo Lippi (1456-1466) a Prato, Galleria Comunale
Brusasorci Domenico Riccio (1492-1567) a Viadana, chiesa arcipretale dei SS. Maria Assunta e Cristoforo
Cappelli Dionisio (1494) a Amatrice, chiesa di sant'Agostino
Buono Silvestro (1500-1600) a Campagna, chiesa SS. Trinità
Antonio da Como (1529) a Genova, chiesa della Nostra Signora della Consolazione, Refettorio
Jacopo Siculo (1544) a Leonessa, chiesa S. Pietro
Maestro di Sorrento (1550-1600) a Sorrento, chiesa SS. Annunziata
Anonimo di Massa (1600 ca.) a Massa Marittima, chiesa S. Agostino
Ricci Giovan Battista (1537-1627) a Roma, chiesa S. Agostino
Caporali Giovan Battista (1552) a Montefalco, chiesa di S. Agostino
Sensini Pietro Paolo (1555-1632) a Gualdo Tadino, chiesa di S. Agostino
Sanmarchi Orazio (1560-1580) a San Giovanni in Persiceto, Museo d'Arte Sacra
Ventura Mazza (1560-1638) a Fano, Pinacoteca di san Domenico di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano
Curia Francesco (1568-1608) a Campagna, chiesa della SS. Annunziata
Braidi Michelangelo (1569-1660) a Narni, Chiesa di sant'Agostino
Michele da Fivizzano (1580-1600) a Fivizzano, chiostro convento agostiniano
Barrocci Federico (1580-1590) a Montepulciano, chiesa di sant'Agostino
Leoncini Lelio (1580-1595) a Fratte Rosa, chiesa di san Giorgio
Maestro milanese (1581) a Milano, chiesa di san Marco
Ramazzani Ercole (1585) a Osimo, chiesa S. Palazia
Cavagna Gian Paolo (1590-1599) a Bergamo, Accademia Carrara
Naldini Giovanni Battista (1591) a Prato, chiesa di sant'Agostino
Corona Leonardo (1591-1595) a Venezia, chiesa di santo Stefano
Damiani Felice (1593) a Foligno, chiesa di sant'Agostino
Lodovico Cardi detto il Cigoli (1559-1613) a Prato, chiesa di sant'Agostino
Ramazzani Ercole (1589) a Arcevia, Museo
Pandolfi Giacomo (1594-1599) a Rieti, chiesa S. Agostino
Ludovico Cardi detto il Cigoli (1595) a Pontedera, chiesa dei Santi Jacopo e Filippo
Morandini Francesco (1596) a Cortona, Duomo di Santa Maria
Cimatori Antonio (1599) a Urbino, chiesa di sant'Agostino
Anonimo di Mülln (XVII secolo) a Salisburgo, chiesa di Mülln
Pini Eugenio (XVII secolo) a Pozzuolo del Friuli, Cappella dell'Assunta, Villa Masotti
Anonimo agrigentino (XVII secolo) a Licata, chiesa S. Agostino
Anonimo di Bisceglie (XVII secolo) a Bisceglie, chiesa di S. Agostino
Anonimo di Centuripe (XVII secolo) a Centuripe, chiesa S. Agostino
Maestro di Licodia (XVII secolo) a Licodia, chiesa di S. Maria
Maestro materano (XVII secolo) a Matera, chiesa di sant'Agostino
Pittore veneto (XVII secolo) a Monselice, Quadreria del Duomo Nuovo
Rovello Giuseppe (1600) a Arcole, chiesa di san Giorgio
Maestro di Anghiari (1600-1610) a Anghiari, chiesa di sant'Agostino
Passerotti Ventura (1600-1610) a Rovigo, Pinacoteca Seminario arcivescovile
Anonimo di Agrò (1600-1620) a Forza d'Agrò, chiesa di S. Agostino
Ferro Pietro Antonio (1600-1620) a Teggiano, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Zogno (1600-1649) a Zogno, chiesa di Santo Stefano
Arisi fra' Sollecito (1600-1650) a Crema, chiesa S. Agostino
Anonimo di Cursi (1600-1650) a Cursi, chiesa convento agostiniano
Maestro di Montebruno (1600-1650) a Montebruno, Santuario di Nostra Signora
Maestro pavese (1600-1650) a Pavia, Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro
Maestro spagnolo (1600-1650) a Madrid, Museo del Prado
Scuola caravaggesca (1600-1650) a Pasturo, Santuario Madonna della Cintura
Anonimo di S. Costanzo (1600-1650) a San Costanzo (Pesaro), chiesa S. Agostino
Manna Giovan Battista (1600-1650) a Sangemini, chiesa di S. Giovanni Battista
Maestro lombardo (1600-1650) a Abbadia Lariana, chiesa di san Lorenzo
Maestro di Palazzago (1600-1699) a Palazzago, chiesa di san Giovanni Battista
Anonimo senese (1600-1699) a Massa Marittima, ex chiesa di S. Pietro all'Orto
De Lettiero Felice (1603) a Pesaro, chiesa S. Agostino
Calberti Orazio (1606) a Verrucchio, chiesa Collegiata di san Martino
De Ferrari Orazio (1606-1657) a Genova, Asta Boetto del 19 marzo 2013
Maestro di Marciana (1608) a Marciana, Santuario della Madonna del Monte
Nucci Virgilio (1609) a Cascia, chiesa S. Agostino
Guerrieri Francesco (1615) a Sassoferrato, Santa Maria del Ponte del Piano
De Schayck Ernst (1617) a Serra de Conti, chiesa di santa Maria Maddalena
Caccia Guglielmo il Moncalvo (1617-1629) a Milano, Santa Francesca Romana
Fontebuoni Anastasio (1619) a Tuscania, chiesa di sant'Agostino
Maestro lombardo (1620-1640) a Busto Arsizio, Museo di Arte Sacra
Ridolfi Carlo (1648) a Bovolenta, chiesa di sant'Agostino
Guerrieri Francesco (1621) a Fossombrone, chiesa S. Agostino
Cerezo Mateo (1626-1666) a Madrid, Museo del Prado
Festi Antonio (1628) a Oltre il Colle, chiesa SS. Trinità in località Zorzone
Maestro umbro (1628) a Spello, chiesa S. Maria Maddalena
Maestro ligure (1630-1640) a Celle Ligure, chiesa di Nostra Signora della Consolazione
Prudenti Bernardino (1631-1694) a Venezia, chiesa di S. Agostino [da Emanuele Cicogna (1789-1868) in "Delle iscrizioni di Venezia"]
Cantarini Simone (1632) a Fano, Pinacoteca Civica
Foschi Lorenzo (1641) a Grottazzolina, teatrino parrocchiale
Maestro laziale (1643) a Marino, chiesa di Santa Maria delle Grazie
Maestro di Sissano (1650) a Sissano, chiesa dei SS. Felice e Fortunato
Santini Bernardino (1650) a Arezzo, chiesa di S. Agostino
Maestro ligure (1650-1670) a Finale Ligure, basilica di S. Giovanni Battista, Sacrestia
Tori Giuseppe (1650-1670) a Bracciano, chiesa di Santa Maria Novella
Anonimo Frescante (1650-1680) a Pasturo, chiesa di San Giacomo Apostolo
Maestro di Prosto (1650-1699) a Prosto di Piuro, Oratorio di San Cassiano
Anonimo romano (1650-1700) a Roma, chiesa S. Agostino
Maestro delle Grazie (1650-1700) a Cavallermaggiore, Santuario della Madonna delle Grazie
Maestro fiorentino (1654) a Pulicciano, chiesa di santa Maria
Guidobono Bartolomeo (1654-1709) a Genova, chiesa di san Nicola da Tolentino
Dandini Vincenzo (1657) a Gandino, chiesa di S. Maria Assunta
Maestro di Salussola (1657) a Salussola, chiesa della Confraternita di san Nicola da Tolentino
Gortanutti Osvaldo (1660-1690) a Vodo di Cadore, chiesa di S. Giovanni Battista
Volpato Giovanni Battista (1670) a Montegaldella, chiesa di San Michele Arcangelo
Mignemi Nicolò (1670-1680) a Catania, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Castelfidardo (1680-1690) a Castelfidardo, chiesa di sant'Agostino
Maestro genovese (1680-1690) a Savona, chiesa di Nostra Signora della Consolazione
Boccanera Giacinto (1680-1746) a Nocera Umbra, chiesa di S. Giovanni
Pittore di Colere (1685) a Colere, chiesa di San Bartolomeo
Simonetti Domenico (1685-1754) a Polverigi chiesa SS. Sacramento
Celesti Andrea (1688-1689) a Avio, chiesa di santa Maria Assunta
Maestro lombardo (1690) a Fagnano Olona, Santuario della Madonna della Selva
Maestro di Fano (1690-1699) a Fano, Curia vescovile
Anonimo di Favaro (1690-1700) a Favaro Veneto, chiesa S. Andrea
Farinole Carlo Lorenzo (1690-1700) a Bastia, Oratorio della Santa Croce
Ghezzi Giuseppe (1690-1700) a Monte San Martino, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Brno (1690-1700) Edizione a stampa
Paladino Letterio (1691-1743) a Monticello, chiesa parrocchiale di sant'Agata
Anonimo di Alessandria (XVIII secolo) a Alessandria, chiesa di santo Stefano
Anonimo di Oneta (XVIII secolo) a Oneta, chiesa S. M. Assunta
Maestro della Cintura (XVIII secolo) in Collezione Privata
Maestro di Salemi (XVIII secolo) a Salemi, chiesa di S. Agostino
Villanueva Antonio (XVIII secolo) a Orihuela, Monastero di san Sebastian
Villanueva Antonio (XVIII secolo) a Orihuela, Monastero di san Sebastian
Zanchi Antonio (1700) a Schio, chiesa di S. Antonio Abate
Simoni Juan Bautista (1700-1710) a Madrid, chiesa S. Felipe el Real
Scultore siciliano (1700-1720) a Lercara Friddi, chiesa di san Matteo
Maestro di Giovinazzo (1700-1730) a Molfetta, Museo Diocesano
Pittore siciliano (1700-1740) a Santa Maria di Licodia, chiesa del Santissimo Crocifisso
Maestro umbro (1700-1749) a Montefalco, Convento della chiesa di S. Chiara
Anonimo lombardo (1700-1750) a Taceno, via Vittorio Emanuele 18
Maestro di Bulciago (1700-1750) a Bulciago, chiesa S. Giovanni Evangelista, Stendardo processionale
Maestro di Calco (1700-1750) a Calco, oratorio S. Agostino
Maestro di Centuripe (1700-1750) a Centuripe, chiesa di S. Agostino
Maestro lombardo (1700-1750) a Predore, chiesa arcipresbiterale
Maestro di Prosto (1700-1750) a Prosto di Piuro, Ospitale dei Poveri
Maestro di Rossano (1700-1750) a Rossano, Museo Diocesano di Arte Sacra
Maestro di Scandriglia (1700-1750) a Scandriglia, chiesa di S. Maria Assunta in Cielo
Maestro di Spello (1700-1750) a Spello, Monastero di santa Maria Maddalena
Maestro maltese (1700-1750) a La Valletta, chiesa di sant'Agostino
Pittore romano (1700-1750) a Roma, chiesa dei SS. Ildefonso e Tommaso da Villanova
Soderini Francesco (1703) a Firenze, chiesa di Santa Maria di Candeli
Ceccarini Sebastiano (1703-1783) a Mondolfo, chiesa di S. Agostino
Schulmaister Rudolph (1707) a Baustetten, chiesa di sant'Ulrico
Legnani Stefano il Legnanino (1708-1710) a Milano, chiesa di san Marco
De Matteis Paolo (1709) a Martina Franca, chiesa di sant'Agostino
Tuccari Giovanni (1710) a Valverde, Santuario di Maria Santissima
Maestro di Malinalco (1710-1720) a Malinalco, chiesa del Divino Salvatore
Maestro senese (1710-1720) a Siena, chiesa di sant'Agostino
Peroni Giuseppe (1710-1776) a Parma, Galleria Nazionale
De Matteis Paolo (1717) a Napoli, chiesa di santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone
Schiaffino Bernardo (1718) a Genova, Chiesa di Nostra Signora della Consolazione e di san Vincenzo
Quintana Domingo Hernández (1720-1730) a Tacoronte, chiesa Cristo Santissimo de los Dolores
Gabrielli Martino (1721) a Panchià, chiesa di San Valentino
Buzzi Giuseppe (1720-1740) a Vito d'Asio, chiesa di san Michele Arcangelo
Kaess Jean-Baptiste (1720-1750) a Ribeauvillé, chiesa della Provvidenza o degli Agostiniani
Viscardi Giuseppe (1720-1795) a Rieti, Museo dei Beni Ecclesiastici
De Ferrari Lorenzo (1722) a Genova, Palazzo Bianco
Maestro di Aibling (1723) a Au bei Bad Aibling, chiesa di san Martino
Donnini Girolamo (1725-1730) a Camerano, chiesa parrocchiale
Maestro di Ardesio (1725-1749) ad Ardesio, località Bani chiesa di san Giovanni Battista
Magatti Pietro Antonio (1726-1731) a Milano, chiesa di santa Francesca Romana
Buzzi Giuseppe (1727) a Pozzuolo del Friuli, chiesa di S. Andrea Apostolo
Gandolfi Ubaldo (1728-1781) a Riolo, chiesa di S. Pietro
Bonfigli Antonio (1729) a Siena, chiesa di santa Maria Maddalena
Tiepolo Giambattista (1730) a Trieste, Galleria Nazionale d'Arte Antica
Maestro di Montelparo (1730-1740) a Montelparo, chiesa di sant'Agostino
Gottardi Giovanni (1733-1812) a Roma, chiesa di S. Agostino
Tiepolo Giambattista (1735) a Milano, Museo Poldi Pezzoli
Cromer Giovanni Battista (1737) a Cartura, chiesa di Santa Maria Assunta
Pizzati Giovan Battista (1738-1806) a Padova, Chiesa degli Eremitani
Maestro piemontese (1740-1770) a Bene Vagienna, chiesa di Maria Vergine Assunta
Reina Giuseppe (1746) a Monte Carasso, chiesa dei santi Bernardino e Girolamo
Clerici Michele (1746-1751) a Chieti, chiesa di sant'Agostino
Conca Sebastiano (1750) a Gaeta, Museo Diocesano
Maestro di Zoldo (1750 ca.) a Coi di Zoldo, chiesa S. Pellegrino
Marinetti Antonio (1750 ca.) a Venezia, Palazzo patriarcale
Clemente degli Abbati (1750-1760) a Montefalco, chiesa di Santa Maria Maddalena
Maestro di Ripi (1750-1770) a Ripi, chiesa di sant'Agostino
Maestro palermitano (1750-1770) a Palermo, chiesa di san Gregorio Papa al Capo
Maestro di Oneta (1750-1799) a Oneta, chiesa S. Maria Assunta
Scuola salentina (1750-1799) a San Vito dei Normanni, basilica di S. Maria della Vittoria
Anonimo di Dalpe (1753) a Dalpe, Cappella della Confraternita "della Beata Vergine della Cintura"
Pittore di Gagliano (1754-1799) a Gagliano Castelferrato, chiesa di sant'Agostino
Suore di San Giuliano (1758-1759) a Prosto di Piuro, chiesa dell'Assunta
Maestro di Minalin (1764) a Minalin, chiesa di santa Monica
Maestro lombardo (1767) a Mantova, chiesa di sant'Egidio
Maestro veneto (1770) in Località sconosciuta
Milani Giuseppe (1770-1777) a Cesena, chiesa S. Agostino
Diano Giacinto (1770-1780) a Napoli, chiesa di sant'Agostino
Di Garbo Giuseppe (1770-1780) a Geraci Siculo, chiesa di San Bartolomeo Apostolo
De Mari Giovanni (1776) a Montoro, chiesa dell'Annunziata
Kuntz Taddeo (1776) a Madrid, Museo del Prado
Provenzani Domenico (1780) a Naro, chiesa di sant'Agostino
Agricola Luigi (1780-1790) a Roma, Stampa da Agapito Franzetti al Corso
Monti Nicola (1780-1790) a Castel di Lama, Chiesa Santuario Madonna degli Angeli di Villa Chiarini
Cimica Giovanni (1782) a Sansepolcro, chiesa di sant'Agostino
Calò Giovanni Battista (1789) a Andria, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Cave (1780-1799) a Cave, chiesa di S. Stefano
Wink Christian (1783) a Haag an der Amper, chiesa di san Lorenzo
Calvi Jacopo Alessandro detto il Sordino (1784) a Roccasecca
Tedeschi Piero (1791) a Cartoceto, convento di S. Maria
Soliani Eredi (1800-1825) a Marsiglia, Museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo
Maestro di Campagna (1800-1850) a Campagna, chiesa SS. Annunziata
Gennaro della Monica (1836-1917) a Teramo, chiesa di san Matteo
Maestro di Ruvo (1840-1860) a Ruvo, chiesa di san Rocco
Balbi Filippo (1844) nella chiesa della Madonna della Neve, Frosinone
Gagliardi Pietro (1845) a Corneto, chiesa S. Maria di Valverde
Faistenberger Simon Benedikt (1749) a Sankt Ulrich am Pillersee, chiesa di sant'Ulrico
Maestro di Ardesio (1850-1899) ad Ardesio, località Bani chiesa di san Giovanni Battista
Maestro di Casciago (1850-1900) a Casciago, chiesa parrocchiale
Gagliardi Pietro (1851) a Tolfa, chiesa della Madonna della Sughera
Bernardino Delfico (1853) a Teramo, chiesa di S. Agostino
Anonimo di Ferno (XIX secolo) a Ferno, Stendardo processionale della Parrocchia dei ss. Martino vescovo e Antonio abate
Fontana Luigi (1858) a Tolentino, Basilica di San Nicola, cappella della B. V. Consolazione
Basile Gaetano (1894) a Cirò, chiesa di S. Maria de Plateis
Malatesta O. (1894) ad Agnone, chiesa di san Nicola
Sibella A. (1896) a Calco, oratorio S. Agostino
Maestro vetraio di Gand (XX secolo) a Gand, chiesa S. Stefano
Riva Giuseppe (1900) a Zogno, località Stabello chiesa di S. Stefano Protomartire
Troja Tito (1902) a Andria, Santuario della Madonna dei Miracoli
Galmés Guillem (1900-1910) a Palma di Maiorca, chiesa di Nostra Signora del Soccorso
Hausinger Sebastian (1924) a Törwang, chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria
Mayer Franz (1925-1930) a Dublino, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Chieri (1930) a Chieri, via sant'Agostino
Harry Clarke Studio (1942) a Limerick, chiesa di sant'Agostino
Maestro di Suffern (1996) a Suffern, New York, monastero di Tagaste